La "Via dell'alba" è un percorso che si snoda lungo un sentiero dell'Eremo di Coltriciano, l'Eremo di Romena, e che è segnato da cinque tappe, ognuna contraddistinta da un verbo: svegliati, alzati, guarda, ascolta, immagina. Sono verbi e quindi indicano e suggeriscono un'azione, un movimento, un gesto: in fondo sono gli stessi movimenti e gesti che riempiono le nostre giornate. Antonietta accompagna il nostro svegliarci, alzarci, guardare, ascoltare e immaginare in modo che questo cammino possa essere di tutti e, idealmente, tutti possiamo percorrerlo, anche nelle nostre case. Lasciamoci prendere per mano da Antonietta e seguiamo i suoi passi.
Dov'è Dio? È talvolta difficile per noi percepirlo, ma egli semina le tracce della sua presenza in molti contesti che a noi - probabilmente - sembreranno gli ultimi dove cercarlo. La Divina presenza è sempre mistero: un mistero che si svela e che si occulta, che richiede a noi occhi purificati e desiderio che non si può spegnere, esperienza che - per ognuno in maniera diversa nelle progressive istituzionalizzazioni - ci porta a incontrarlo. In ogni religione, in ogni ricerca sincera di Dio.
Come sempre con Antonietta Potente, le sue riflessioni non sono il frutto di introspezioni psicoanalitiche: nascono dall'esperienza esistenziale. Partendo da una conditio sine qua non: la capacità di stare soli, è una sollecitazione quasi «urgente» a guardarsi come si è, uscendo dal proprio io per poterlo fare adeguatamente. È quasi scrivere una sincera autobiografia, andando «oltre» la nostra stessa intimità. È questa la nostra rivelazione, il nostro contributo più vero all'umanità. Queste pagine aprono i nostri occhi su noi stessi, sulla nostra realtà perché possiamo così essere veri con noi stessi, con Dio e con la realtà in cui siamo immersi.
Questo libro è come un tessuto. I fili si intrecciano, come anche nell'Apocalisse. Un andirivieni di immagini, sensazioni ed emozioni. Ti sembra di essere già in Paradiso e invece ti ritrovi bruscamente sulla Terra. Gioia e dolore si sovrappongono, così come nelle più normali trame della vita. Un ampio spazio è lasciato anche per farci dialogare con il tempo presente. Dopo essersi soffermata sulle problematiche dell'ekklesia - cioè delle Chiese - con i suoi chiaroscuri, l'Autrice mostra come questi sono gli stessi chiaroscuri del nostro tempo. Ci aiuta poi a scoprire i principali protagonisti: angeli, animali, colori, numeri e buchi neri, per terminare con lo scoprire - togliere il velo! - colei che aleggia, la Divina Presenza.
Ciò che Antonietta fa attraverso queste pagine non è un excursus teologico dall'antichità all'oggi, sono riflessioni che rimangono nell'ambito dell'esperienza esistenziale. Sono alla fine il tentativo di dire qualcosa a partire dalla esperienza dell'autrice e dal desiderio di vedere come questo Mistero ci coinvolge. Il libro ha una struttura circolare, dove i temi e i concetti vanno e vengono. Questa struttura imita il movimento trinitario ma anche la vita, nonostante il suo disordinato muoversi. Nella frammentazione della vita questo testo ci aiuta ad addentrarci in quel Mistero che è Uno e Trino, ma indivisibile.
Il nocciolo e la scorza due immagini per un'unica metafora: quella della vita. L'Autrice traccia linee inedite per un cammino che ci porta a leggere in modo più profondo la realtà che ci circonda, offrendo una metodologia sapienziale per interpretare lo scorrere dei giorni tra autenticità e formalismi. Siamo tutti chiamati a cercare il senso profondo di ciò che viviamo oltre la superficie, oltre la falsità, oltre la legge priva di spirito, oltre il formalismo religioso e sociopolitico.
Tu sei l'incerato Poeta: non sei <fatto da mano d'uomo>, ma non sei solo Dio. A te niente è estraneo del movimento segreto del dolore o della gioia degli esseri che stanno nel grembo del tempo. Il divino in te è questo.
Antonietta Potente
Camminare secondo lo Spirito è per tutti, ma non tutti lo fanno allo stesso modo. Nella vita religiosa c'è un inedito proprio delle donne, non sempre considerato. Forse non tutti sappiamo che accanto ai Padri del deserto sono esistite anche le Madri del deserto: donne coraggiose e sagge, studiose della Scrittura, innamorate di Dio, esperte nel combattimento spirituale. La storia ha conosciuto maestre nei cammini dello spirito che hanno intrapreso vie diverse rispetto a quelli maschili; riscoprirle significa ritrovare nuove possibilità per la vita religiosa, e per tutti coloro che cercano il senso dell'esistenza.
“Dovremmo aprire gli occhi sui dettagli della vita.
A volte a noi la normalità appare noiosa e
insignificante e ha bisogno di momenti di solennità.
Ma la vita è l'unico spazio che abbiamo
per poter accogliere, per poter amare".
Antonietta Potente
Che cosa può aiutarci a dare più qualità alla nostra vita? Come possiamo ritrovare la sorgente della nostra semplicità? Antonietta Potente apre il nostro cuore alla ricerca, ci invita a scoprire le condizioni che sono necessarie per sentirsi a casa con se stessi e con gli altri. Il libro, che era stato pubblicato nel 2007 è stato interamente rivisto e ampliato. In questa nuova versione contiene un recentissimo, appassionato intervento della Potente su comedare un nuovo inizio alla propria vita attraverso cinque proposte concrete. A seguire altre tre riflessioni su ciò che sta alla base del ‘semplicemente vivere’: consapevolezza, fedeltà, essenzialità.
Ci sono tante parole sparse nell’universo, ma alcune sono particolarmente sapienti. Raccoglierle è pratica preziosa per ritrovare oggi le vie della pace. Il cammino che s’intravede
è quello di un dialogo interculturale, dove ciascuno nell’ascolto scopre il pozzo della sapienza dell’altro. L’ascolto, quindi, diventa indispensabile, pratica quotidiana possibile a tutti. Viviamo nei tessuti relazionali di una umanità che proprio cercando se stessa – nel suo nomadismo esistenziale e sociale – trova il Principio della sapienza. La relazione interculturale parte sempre dalla comprensione dell’altro, e nel momento in cui comprendo l’altro alla
luce della sua cultura, può capitarmi di fare delle scoperte interessanti!