Potocki cominciò a comporre, in francese, il suo capolavoro nel 1797 e lo terminò poco prima di morire, nel 1815. Dopo il suicidio, il manoscritto, inviato a Parigi per la pubblicazione, scomparve misteriosamente. In quest'opera convivono il romanzo di formazione, quello d'avventura, il romanzo picaresco, il romanzo erotico, il fantastico, in cui percepiamo la sete di conoscenza dell'autore e l'entusiasmo per la scienza.
Ambientato in Italia, Storia di Zoto, èu no dei più importanti racconti che arricchiscono il romanzo Manoscritto trovato a Saragozza del conte polacco Jan Potocki. Le coinvolgenti peripezie del protagonista offrono un interessante spaccato della società italiana agli albori del Settecento: avventuroso, a tratti gioioso, il racconto si dipana come una pellicola cinematografica. "Romanzo a cannocchiale" o "romanzo matrioska" l'antico Manoscritto ruota intorno alle fantasmagoriche avventure di Alfonso van Worden, giovane capitano delle Guardie Valloni di Filippo V, padre del futuro Carlo III.
Da una Spagna picaresca e romantica agli eldoradi del Nuovo Mondo, da un'Italia di prelati, signorotti e nobili briganti fino all'Oriente mediterraneo di duemila anni fa, in compagnia di magici personaggi e improvvise apparizioni: questo è l'universo, tanto multiforme quanto seducente, dal quale il giovane Alfonso van Worden cerca di estrarre un senso. Un grande affresco della commedia umana in cui il gioco del "romanzo nel romanzo" è specchiato all'infinito, un telaio complesso in cui un genio irregolare ha intessuto con straordinaria inventiva le storie più diverse, accostando il romanzo nero al racconto fantastico.