C'è una bella differenza, per un giocatore, tra l'essere inserito nella formazione titolare e l'essere destinato alla panchina. Eppure nella vita della parrocchia la "panchina- ha un fascino tutto particolare: è il luogo in cui vivere da spettatori, senza farsi troppo coinvolgere, pensando che siano altri a dover fare. Quanto sarebbe bello però che tutti potessero scendere in campo, mettendo in gioco i propri talenti! A partire dalla sua esperienza in parrocchia, l'autore indica alcuni atteggiamenti fondamentali per giocare insieme agli altri una buona partita: lo spirito di collaborazione, la stima e il rispetto reciproco, la capacità di fare spazio agli altri. Non si nasce già formati. È necessaria una formazione a tutto tondo e permanente anche alla vita cristiana, nella sua dimensione umana, intellettuale, spirituale, pastorale. Sarà così possibile mettere solide radici, ancorarsi al vangelo e testimoniarlo nella propria vita. Sulla scia di Mosche bianche e di Ricalcolo il percorso, anche questo libro desidera offrire spunti e suggestioni per arricchire la vita delle nostre parrocchie.
Ai nostri giorni la Chiesa non è più un passaggio obbligato nella vita delle persone. E' invece uno dei percorsi accanto ad altri. Se la metà per ogni cristiano è e rimane sempre l'amicizia con Gesù e l'amore verso i propri fratelli, non è detto che le strade del passato siano quelle migliori anche ai nostri giorni. Non è forse il caso di ricalcolare il percorso e cercare strade più efficaci e significative?
In ogni capitolo, a partir dalle provocazioni della Bibbia, si fa luce su un aspetto che può caratterizzare questo nuovo percorso: la creatività, la diversità, la libertà, l'umanità, la complessità, l'essenzialità, la speranza.
L'autore, che ha già offerto interessanti riflessioni nel suo precedente Mosche bianche. Manuale di sopravvivenza per parrocchiani, desidera aprire prospettive nuove e liberanti rispetto al clima di immobilismo e di sfiducia che sembra persistere in alcune parrocchie. Allo stesso modo, intende dare piena fiducia e spronare alla riflessione e all'azione quelle persone che si sentono inadeguate.
I "compiti per casa", posti al termine di ogni capitolo, rendono questo libro una sorta di laboratorio per la riflessione personale e di gruppo per arricchire la qualità della propria appartenenza alla vita della comunità cristiana.
Mirko Pozzobon, sacerdote della diocesi di Belluno-Feltre. Ordinato nel 2007, ha conseguito il dottorato in Sacra Scrittura presso l'Istituto Biblico di Roma. La sua tesi (La Peshitta del secondo libro di Samuele, pubblicata nel 2016) rientra nell'ambito di ricerca della storia dell'interpretazione del testo biblico, in particolare nel campo delle antiche traduzioni. Affianca l'insegnamento presso la Facoltà Teologica del Triveneto e l'ISSR del Veneto Orientale all'attività pastorale in parrocchia. Attualmente è parroco in solido nelle tre parrocchie di Bribano, Roe e Sedico. Nel 2019 ha pubblicato Mosche bianche. Manuale di sopravvivenza per parrocchiani (San Paolo).
Molti credenti si interrogano su come continuare a vivere da cristiani in un ambiente umano dove la fede è così rarefatta, dove ci si sente dispersi e senza altri fratelli e sorelle con cui condividere la fede e i suoi valori. È per queste persone, e le loro esigenze, che ho pensato alla scrittura di questo libro. Un libro che, dopo aver fotografato la realtà per come si presenta (senza sconti o edulcorazioni), vorrebbe esprimere un nuovo punto di vista, profetico, sulla questione relativa ai cosiddetti “soliti”: in realtà i “soliti” che partecipano alla vita della parrocchia sono quelli che ci sono, e sono loro a costruire LA comunità cristiana. Di fronte a questa rivoluzione nel modo di vedere le cose, si tratta non di rassegnarci per quanto pochi siamo, ma di sorprenderci perché – nonostante tutto e nonostante tutti – loro ancora ci sono, e ciò è motivo di stupore e di ringraziamento. Non offro però soltanto una prospettiva diversa in teoria, ma cerco di trarne le conseguenze anche nella pratica. Come antidoti ai miti della modernità (Prometeo, Dioniso e Narciso) propongo le tre colonne della dimensione religiosa della vita: la preghiera, la riflessione, la carità.
Insomma, una conversione radicale nel modo di vedere la realtà, in vista di precise scelte di campo nella vita in parrocchia.