In occasione dell'Anno della Fede, l'ACEC ha realizzato questo volume.«Il bisogno di credere è un bisogno pre-politico e pre-religioso sul quale poggia il desiderio di sapere. Riconoscendo l'importanza di tale bisogno, noi atei possiamo favorire il dialogo tra credenti e non credenti...». Così si esprimeva, recentemente, la filosofa francese Julia Kristeva. Molti film sono stati inseriti nel presente volume proprio partendo da questa considerazione. Anche quelli che apparentemente sembrano muoversi su territori lontani dalla fede, ne sono talvolta profondamente vicini. I valori cristiani seminati a larghe mani nella lunga storia di duemila anni, improvvisamente emergono quasi carsicamente nella letteratura, nel teatro e nel cinema che, tra tutte le forme d'arte, è forse quella che riesce a metabolizzare meglio il credo cristiano in chiave contemporanea. Il cinema contemporaneo, quello che sa osare e non si adatta a riprendere e ad adeguarsi al "politicamente corretto", crede in una alterità posta al di fuori di se stesso. È un cinema, naturalmente, che di solito non offre risposte, ma pone tante domande, lasciandole spesso irrisolte. La vera difficoltà, non solo per il cinema, sta casomai nella capacità di porle correttamente, anche perché le risposte stanno nel cuore delle stesse domande.Le 14 schede dei film sono redatte da Cinema in prospettiva con la supervisione critica e pastorale di Don Gianluca Bernardini.