Federico Rampini, attraverso una collezione di storie di vita quotidiana, ritratti di nuovi potenti e uomini comuni, racconti di viaggio in città come Shanghai, Hangzhou e Hong Kong, ci apre le porte della nuova superpotenza. Ne percorre le rotte più remote, dai villaggi contadini ai margini dello sviluppo, ai luoghi in cui si stanno compiendo opere di ingegneria di dimensioni mai tentate prima dal genere umano. Incontra i nuovi capitalisti, "i comunisti più ricchi del mondo", i registi cinematografici e gli artisti che lottano contro la pesante censura attuata dal partito unico. Entra nei laboratori e nelle università e ci svela il senso delle scelte politiche di una nazione che non fa più mistero delle proprie ambizioni neoimperiali.
Federico Rampini, editorialista ed inviato di «Repubblica», saggista, è nato a Genova nel 1956. Ha vissuto a Parigi, Bruxelles, Roma, Milano, San Francisco. Ha insegnato all'Università di Berkeley. Attualemente abita in uno Houtong vicino alla città proibita di Pechino. Una parte di lui, come racconta in questo libro, è rimasta in California.
Dopo l'11 settembre l'America si è scoperta vulnerabile e angosciata. Ma l'incubo di nuovi attacchi terroristici ha fatto affiorare altre paure che dominano la vita quotidiana degli americani perché mettono in discussione il loro modello di società. Federico Rampini, firma del giornalismo internazionale racconta l'insicurezza degli Stati Uniti attraverso le vicende degli ultimi due anni della loro storia: dalla crisi della democrazia al disagio dell'ostilità internazionale, dalle minacce alle libertà individuali alle tensioni della società multietnica, dalla tragedia della sanità privata agli scandali notiziari, dai rischi di una catastrofe energetica e ambientale alle minacce di una globalizzazione su cui incombe la sfida cinese.
Tra il 1995 e il 1999, grazie a Internet, al boom economico e all'euforia della Borsa, la Silicon Valley è stata il teatro della più grande creazione di ricchezza con mezzi legali nella storia moderna. Il capitalismo americano non aveva rivali nel mondo. Dal 2000 al 2001, con il crollo delle Borse, la New Economy ha provocato la più rapida distruzione di ricchezza dal 1929. Il modello californiano ha rivelato fragilità e costi sociali. Come è successo? Chi sono le vittime e chi i colpevoli? E soprattutto: come sarà la prossima fase di questa rivoluzione tecnologica? Quali invenzioni cambieranno il nostro futuro?
La nuova economia creata da Internet sta cambiando radicalmente il mondo intorno a noi. L'autore racconta questa rivoluzione in corso, analizzandone le cause, descrivendone i protagonisti, gli eccessi e i rischi di Borsa, chiarendone le implicazioni sul futuro: dal nostro modo di lavorare al ruolo della politica. Un viaggio nella New Economy che comincia dalla sua patria di origine, gli Stati Uniti, e prosegue attraverso l'Europa, mettendo a fuoco il divario tra vecchio e nuovo continente, mostrando il rapido sviluppo europeo, l'influenza che Internet e le nuove tecnologie esercitano sulla politica e il nesso inscindibile tra questa rivoluzione economico-sociale e l'immigrazione.