L’Oratorio di san Giovanni Battista è, dopo Palazzo Ducale, tra i monumenti più insigni di Urbino. Costruito nel 1365 e sede dell’omonima confraternita, ospita al suo interno uno dei cicli pittorici meglio conservati dell’Italia centrale risalenti al
periodo tardogotico. Affrescato quasi interamente dai fratelli Lorenzo e Jacopo Salimbeni da San Severino, costituisce una tappa irrinunciabile per il visitatore che si reca a Urbino, splendida città d’arte e dal passato radioso. Negli anni in cui l’oratorio veniva decorato (1416), questo territorio attraversava uno dei periodi più floridi della sua storia: Urbino era la città dei Montefeltro, che qui vi ersero il proprio ducato dal 1443. L’opera è tra i documenti più vividi dell’epoca e le Storie del Battista rappresentate sono il testo pittorico più alto e maturo dei fratelli Salimbeni e possono annoverarsi tra gli esempi meglio conservati, in Italia, di quel gusto “gotico internazionale” che inizia a serpeggiare nel nostro Paese tra il XIV e il XV secolo.
L'AUTRICE
Valentina Rapino è nata ad Atessa (Chieti) nel 1984. Laureata in Storia dell’arte e archeologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, durante la formazione accademica si è specializzata in storia dell’arte contemporanea, ha curato la mostra “Riviste, riviste... Riviste d’arte e cultura degli anni ’70 e ’80” presso l’Archivio Ricerca Visiva di Milano e collaborato con periodici d’arte quali «Tema Celeste», «Juliet», «Mousse Magazine», «Exibart», «Boîte». Attualmente scrive per la testata culturale free press «Artribune» e cura pubblicazioni sul rapporto tra arte e fede.
Questo nuovo volume della collana “Arte e Fede” è dedicato al ciclo di affreschi delle "Storie del Vecchio Testamento" nella chiesa collegiata di San Gimignano.
Come i precedenti libri della collana, anche questo offre al lettore un percorso che si snoda attraverso i sentieri incrociati dell’arte e della spiritualità.
Il testo è arricchito da una scheda di riflessione, una guida alla lettura dell’immagine e da semplici spunti di meditazione.
Valentina Rapino è nata ad Atessa (Chieti) nel 1984. Laureata in Storia dell’arte e archeologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, durante la formazione accademica si è specializzata in storia dell’arte contemporanea, ha curato la mostra “Riviste, riviste... Riviste d’arte e cultura degli anni ’70 e ’80” presso l’Archivio Ricerca Visiva di Milano e collaborato con periodici d’arte quali «Tema Celeste», «Juliet», «Mousse Magazine», «Exibart», «Boîte». Attualmente scrive per la testata culturale free press «Artribune» e cura pubblicazioni sul rapporto tra arte e fede.
Della stessa collana
226X54 Vergine Madre. Gli affreschi di Andrea Delitio nella cattedrale di Atri
226X55 I doni dello Spirito. Gli affreschi del Cappellone di San Nicola a Tolentino
226X52 Il ciclo della passione. In San Maurizio al Monastero Maggiore 226X51 Germoglio di luce. La cappella Baglioni di Pintoricchio a Spello 226X50 Gli ultimi giorni. Negli affreschi di Luca Signorelli a Orvieto.
I suggestivi affreschi di Andrea Delitio nella Cattedrale d’Atri: ventidue scene dedicate alle storie della Vergine, l’omaggio della città preziosa alla nuova Eva ricolma di grazia.
Questi i soggetti del ciclo: la cacciata di Gioacchino dal tempio, la nascita di Maria, la presentazione al tempio, le attività di Maria al tempio, lo sposalizio di Maria, l’annunciazione, la visitazione, la natività, l’adorazione dei magi, la fuga in Egitto, la strage degli innocenti, Gesù tra i dottori, le nozze di Cana, il battesimo di Gesù, l’annuncio della morte di Maria, il congedo dagli apostoli, la dormitio, l’incoronazione della Vergine.
L'autrice
Valentina Rapino è nata ad Atessa (Chieti) nel 1984. Laureata in Storia dell’arte e archeologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, durante la formazione accademica si è specializzata in storia dell’arte contemporanea, ha curato la mostra “Riviste, riviste... Riviste d’arte e cultura degli anni ’70 e ’80” presso l’Archivio Ricerca Visiva di Milano e collaborato con periodici d’arte quali «Tema Celeste», «Juliet», «Mousse Magazine», «Exibart», «Boîte». Attualmente scrive per la testata culturale free press «Artribune» e cura pubblicazioni sul rapporto tra arte
e fede. Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato Germoglio di luce. La cappella Baglioni di Pintoricchio a Spello (2012) e Gli ultimi giorni negli affreschi di Luca Signorelli a Orvieto (2012).
Il ciclo di affreschi del Cappellone di San Nicola a Tolentino, in provincia di Macerata, è uno dei più suggestivi e meglio conservati del Trecento italiano, eppure se ne è ignorato il valore almeno fino al XIX secolo. Ritenuti, in modo unanime dalla critica, opera del giottesco Pietro da Rimini, in passato sono stati ignorati dagli studiosi
forse per via della loro ubicazione decentrata o per le corpose ridipinture che ne impedivano una corretta leggibilità. Quando queste furono rimosse, grazie ai restauri del 1891, si arrivò finalmente a una riscoperta degli affreschi e, dopo qualche anno, alle prime ipotesi di attribuzione del ciclo intorno alla scuola giottesca riminese e ai modi di Pietro da Rimini. Il ciclo di affreschi del Cappellone di San Nicola a Tolentino, in provincia di Macerata, è uno dei più suggestivi e meglio conservati del Trecento italiano, eppure se ne è ignorato il valore almeno fino al XIX secolo. Ritenuti, in modo unanime dalla critica, opera del giottesco Pietro da Rimini, in passato sono stati ignorati dagli studiosi forse per via della loro ubicazione decentrata o per le corpose ridipinture che ne impedivano una corretta leggibilità. Quando queste furono rimosse, grazie ai restauri del 1891, si arrivò finalmente a una riscoperta degli affreschi e, dopo qualche anno, alle prime ipotesi di attribuzione del ciclo intorno alla scuola giottesca riminese e ai modi di Pietro da Rimini.
L'autrice
Valentina Rapino è nata ad Atessa (Chieti) nel 1984. Laureata in Storia dell’arte e archeologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, durante la formazione accademica si è specializzata in storia dell’arte contemporanea, ha curato la mostra “Riviste, riviste... Riviste d’arte e cultura degli anni ’70 e ’80” presso l’Archivio Ricerca Visiva di Milano e collaborato con periodici d’arte quali «Tema Celeste», «Juliet», «Mousse Magazine», «Exibart», «Boîte». Attualmente scrive per la testata culturale free press «Artribune» e cura pubblicazioni sul rapporto tra arte
e fede. Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato Germoglio di luce. La cappella Baglioni di Pintoricchio a Spello (2012) e Gli ultimi giorni negli affreschi di Luca Signorelli a Orvieto (2012).
Il volume è dedicato agli affreschi dell’oratorio di San Bernardino da Siena di Clusone, che hanno per argomento, all’esterno, la danza macabra e il trionfo della morte; all’interno, gli episodi salienti della vita di Gesù.
Un nuovo tassello per la collana Arte e Fede, che offre un percorso all’interno di cicli pittorici significativi presenti in Italia, facendo dell’arte un canale comunicativo privilegiato per riflettere sui grandi temi della spiritualità. I testi sono impreziositi da riproduzioni fotografiche a colori delle opere.
Questo volume presenta il ciclo pittorico della Passione nella chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore di Milano considerata la cappella Sistina di Milano.
Un nuovo tassello per la collana Arte e Fede, che offre un percorso all’interno di cicli pittorici significativi presenti in Italia, facendo dell’arte un canale comunicativo privilegiato per riflettere sui grandi temi della spiritualità. I testi sono impreziositi da riproduzioni fotografiche a colori delle opere.
Valentina Rapino è nata ad Atessa (Chieti) nel 1984. Laureata in Storia dell’arte e archeologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, durante la formazione accademica si è specializzata in storia dell’arte contemporanea, ha curato la mostra ‘’Riviste, riviste... Riviste d’arte e cultura degli anni ’70 e ’80’’ presso l’Archivio Ricerca Visiva di Milano e collaborato con periodici d’arte quali «Tema Celeste», «Juliet», «Mousse Magazine», «Exibart», «Boîte». Attualmente scrive per la testata culturale free press «Artribune» e cura pubblicazioni sul rapporto tra arte e fede.Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato Germoglio di luce. La cappella Baglioni di Pintoricchio a Spello (2012) e Gli ultimi giorni negli affreschi di Luca Signorelli a Orvieto (2012).