Che cosa rende unico il Triduo pasquale? Come una liturgia solenne rivela la fede nel Signore "crocifisso-sepolto-risorto"? In che senso una volta all'anno si rinsalda l'esperienza di Dio? Il saggio pone al centro le due scene-madri del rito dell'Adorazione della Croce, il Venerdì santo, e della Veglia nella Notte santa, con l'intervallo dello stare in silenzio davanti al sepolcro di Gesù. La Parte prima è dedicata all'unità celebrativa tra il Crocifisso e il Risorto trasmessa dalla fede. Poi nella Parte seconda le meditazioni sulle Scritture rafforzano l'esperienza di Dio vissuta durante l'intera Settimana santa. Il libro, poiché tratta del legame spirituale tra fede, rito e vita nel Triduo, è corredato da una Postfazione di Andrea Grillo, professore ordinario di teologia liturgica e sacramentaria al Pontificio Ateneo Sant'Anselmo di Roma e all'Istituto di Liturgia pastorale Santa Giustina di Padova.
La chiave di lettura del volumetto è il passo della lettera di san Paolo apostolo agli Efesini ove Cristo è identificato come nostra pace sulla croce (2,11-19). La logica della inimicizia è stata svuotata di senso, in modo da dischiudere l'orizzonte di un'umanità nuova, di cui è erede la Chiesa per la sua missione nel mondo. L'evangelico amore ai nemici è portato alle conseguenze estreme, persino ardite: sul proprio corpo Gesù Cristo elimina il veleno mortifero della mentalità violenta che scova nemici dappertutto, fin dentro la diversità delle culture e delle religioni, e nello stesso tempo rende visibile un cambiamento profondo nelle relazioni tra le persone. Qui s'inseriscono le varie sfumature della pace/shalom delle Scritture ebraiche che, nell'attrazione verso una pace perpetua, si muovono tra un benessere soddisfacente nella concordia e la salvezza dalla disgregazione.