Quest'opera monumentale, divisa in due parti (Dalle Origini all'Esilio e Dall'Esilio al 135 dopo Cristo), intende riferire, servendosi di una forma narrativa piana e gradevole, gli avvenimenti accaduti al popolo d'Israele secondo la Bibbia e i documenti profani.
L'abate Ricciotti scrisse Vita di Gesù Cristo tra Roma e Gubbio, nella Canonica di San Secondo, di cui era Abate titolare. "Si ritirava lì in una stanzetta interna, lontana dalla strada e dai rumori, piccola e quasi riempita da un lungo tavolo dove poteva aprire e scompaginare libri e fogli di carta; scriveva per ore, con una coperta sulle spalle, confortato di tanto in tanto da una tazzina di caffè bollente". Nacque così uno dei libri più celebri ed appassionanti sull'esistenza terra di Gesù. Un libro che segue passo passo, quasi da "testimone oculare", la vita dell'Uomo-Dio nei luoghi e nel clima storico-politico della sua esistenza terrena.
La Vita di Gesù Cristo di Giuseppe Ricciotti, insigne storico del Cristianesimo e orientalista, uscì in prima edizione nel 1941: in piena guerra, dunque. E non per caso, come spiega l'autore nella prefazione: "Essendo tornato il sangue sul mondo, bisognava pure che tornasse il Vangelo. E così, questo libro è stato scritto mentre l'Europa era nuovamente in preda alla guerra, ossia a ciò che è la negazione più integrale del Vangelo¿". Attraverso una rigorosa interpretazione delle fonti e dei testi, Ricciotti ha seguito passo per passo la vita privata e pubblica del Cristo, nei luoghi, negli ambienti, nel clima storico-politico in cui la sua esistenza e la sua azione si svolsero, riuscendo a dare un quadro di drammatica evidenza del primo sorgere e affermarsi del Cristianesimo. A oltre sessant'anni dalla sua apparizione, questo saggio è un "classico" da leggere e da tenere poi a portata di mano accanto ai Vangeli.