«Un uomo di spirito è un uomo di Dio, qualunque sia la sua professione o confessione, anzi quali che siano le sue opinioni in materia di religione. Come Faust, e il Doktor Faustus di Thomas Mann, un uomo di spirito ha sempre il suo paziente, meditabondo esegeta, il suo Zeitblom, che coglie le luci e le fiammate di un lungo fuoco e le conserva, alimentandole di domande nutrite di un amorevole intelligenza e una lunga familiarità, e in qualche modo forse anche salva l'opera di una vita raccogliendola nei solidi scaffali di una monografia. Bisogna essere grati a Battista Rinaldi, che offre ai quei lettori che già si erano imbattuti in qualche opera di Abramo Levi l'occasione di vedere intero il disegno cui ogni opera appartiene e anche il profilo della vita, degli incontri, delle esperienze e delle speranze che hanno nutrito quelle opere. E a quelli che ancora non le hanno lette procura mille ragioni per farlo, e qualche centinaio di pagine di riflessione; non solo di puntuale commento alle pagine di Levi, ma anche di interrogazione radicale sulla natura della fede "al guado della modernità"» (dalla Prefazione di Roberta De Monticelli)