Questo libro è basato interamente sugli scritti di Gustavo Adolfo Rol: «l'uomo più sconcertante che io abbia mai conosciuto», come lo definiva Federico Fellini. È la nuova edizione del testo uscito nel 2000 e raccoglie gran parte dei suoi diari, delle sue lettere, pensieri e poesie, illustrati da fotografie di famiglia e riproduzioni delle sue pagine manoscritte. La curatrice Caterina Ferrari ha vissuto accanto a Rol dal 1985 sino alla sua morte e così lo descrive: «Egli amava definirsi "la grondaia" che convoglia l'acqua che cade sul tetto, cioè una forza di cui riteneva di essere soltanto il canale. La gamma multiforme di possibilità di cui era dotato gli ha permesso di spaziare in ogni campo, di poter fare esperimenti di ogni genere, compresi viaggi nel passato e nel futuro, sempre per il bene del prossimo e per uno scopo altamente morale».