Ogni domenica frate Emilio Romeri si trova nell'eremo di San Mauro di Saline (VR) in Lessinia, e nel pomeriggio alle ore 16.00 celebra la Santa Messa, che solitamente, considerando il bel tempo, viene celebrata all'aperto vicino all'eremo in una incantevole radura tra gli alberi. L'eremo è frequentato da numerose persone in cerca di un ristoro spirituale, di una parola buona, di una rigenerante immersione nella natura. Questo libro raccoglie preghiere, riflessioni, pensieri, intercalati da tavole a colori ricavate da opere eseguite con varie tecniche dai fedeli che visitano l'eremo e ne rimangono affascinati. Quindi preghiere, riflessioni, pensieri spirituali e anche arte: una combinazione veramente piacevole che arricchisce e nutre l'anima e lo spirito. Questo libro non è una ricerca biblica, una raccolta di sermoni, un commento a brani evangelici. È il frutto di anni di introspezione, di studi, di contatti con le problematiche di un'umanità sofferente o bisognosa di consiglio e di aiuto. Le riflessioni e le emozioni nate nel profondo del cuore di Frate Emilio si sono convogliate verso la sua mente per poi uscire libere per trasformarsi in messaggi di saggezza. Dalle sue pagine frizzanti, scritte con un suo stile particolare, che bada più al messaggio che deve lanciare che non alla sostanza che lo contiene, emerge un unico filo conduttore: è il verbo amare, da coniugarsi in tutti i modi possibili. Amare Dio Uno e Trino, con il Padre creatore, il Figlio redentore, lo Spirito consolatore. Amare se stessi, perché chi non possiede amore non può donarlo. Amore verso il prossimo, gratuito, disinteressato, fraterno, consolatore. Amare la Natura, che il Creatore ha dato in custodia all'uomo, che poi l'ha tradita, sfruttata, violentata. Anche se espressi in modo differente, vi sono dei concetti e delle esortazioni che sembrano ripetersi. Non sono inutili perché servono a riproporre con insistenza la sua ansia di invitare l'Uomo ad amare senza condizioni perché chi riuscirà ad amare Dio Uno e Trino, se stesso, il prossimo e la natura vive già qui, su questa Terra, nel beato Regno di Dio. È un libro da tenere a portata di mano, un condensato di saggezza da aprire quando si vuole, anche in una pagina a caso, da leggere, meditare e mettere in pratica. È come un vaso pieno di confetti che, messi in bocca, si sciolgono per lasciare, ognuno con il suo diverso sapore, un unico messaggio d'amore. Se ognuno di noi fosse un po' più buono, tutto il mondo sarebbe migliore.
Seguire Gesù non è semplicemente "vivere bene", "vivere naturale". Questo è un vivere buono ma limitato: non arriva mai al regno di Dio, non scopre la gratuità dell'amore di Dio.
Seguire Gesù è il vivere stesso di Gesù nell'uomo. È il vivere della grazia. E un vivere povero, semplice, ma pieno dello Spirito di Dio. Qui si trova il regno di Dio. E il vivere dei veti "adoratori.. ""Se non diventerete come questo bambino. " E il fuoco che Gesù vuole accendere sulla terra per incendiare d' amore tutta l'umanità.
Tutto è dono. La sequela è un dono. Vivere la sequela è un dono.
Gesù Cristo è un dono del Padre...
La "sequela" dono di Gesù, è tutta da riscoprire. Tutta da liberare dalle strutture ormai sterili e schiavizzanti.
La "sequela" dono di Gesù è la luce Pasquale, è l'amore divino donato all'uomo. È la libertà dei figli di Dio. E la gioia e la forza del servo di Jahwè. E l'annuncio evangelico fatto vita.
Emilio Romeri: frate minore dal 1961. Ordinato sacerdote nel 1964, ha lavorato in fabbrica per sette anni.
Ha svolto il suo ministero come presbitero itinerante in numerose comunltà neocatecumenali in Italia, Austria, Ungheria e Romania. Attualmente vive a Verona.
Ha pubblicato, tra l'altro, Il dono di essere Sacerdote, Il dono di essere donna e uomo, Il dono della Luce, II. dono dell'eremo, Il dono della lode, Il dono della Croce illuminata.
Frate Emilio Romeri, in una malga a 1450 metri di altezza ha potuto vivere in mezzo alla natura giorni di meditazione, di riflessione, giorni per guardare, ascoltare, accogliere e stupirsi di Dio con la natura. In questo agile libretto fissa l'esperienza di quei giorni: i suoi pensieri, le sue preghiere, i suoi ricordi. Ci avverte che il nostro vivere quotidiano è pieno di inganni, è troppo sofisticato, è una corsa nel vuoto. Ci rende consapevoli di aver perso la naturalezza dell'umano e del divino in noi: "Spesso siamo troppo rituali nelle nostre relazioni con le persone; troppo spesso siamo superficiali e non curanti della bellezza naturale della Creazione tutta: rimaniamo nella formalità e non gustiamo il naturale della natura". Ci esorta a riscoprire la natura e tutta la Creazione: "Occorre riscoprire in noi la necessità di ridiventare naturali come Dio ci ha creati, ad immagine e somiglianza di Dio".
Questo lavoro non è uno studio esegetico. Si tratta di riflessioni esistenziali sulla Parola di Dio della domenica, vissute nella preghiera di Adorazione Eucaristica di ogni venerdì sera nella chiesa francescana di San Bernardino di Verona. Il beneficio è notevole. È un testo che illumina la nostra vita cristiana, vita battesimale, nella quotidianità. Si consiglia di non leggere le riflessioni in fretta dall'inizio alla fine, ma, a ogni domenica, dare il suo tempo. Sono esperienze aperte a tutti, molto semplici, molto efficaci, molto serene, piene di luce.
Questo lavoro non è stato realizzato a tavolino. Non è uno studio esegetico. Queste sono riflessioni "esistenziali" sulla Parola di Dio della domenica, vissute nella preghiera di Adorazione Eucaristica di ogni venerdì sera nella chiesa francescana di San Bernardino di Verona. Il beneficio è notevole. Illumina la nostra vita cristiana, vita battesimale nella quotidianità. Si consiglia di non leggere le riflessioni in fretta dall'inizio alla fine, ma, a ogni domenica, dare il suo tempo. Sono esperienze aperte a tutti, molto semplici, molto efficaci, molto serene, piene di luce.
Le pagine di questo libro ci presentano i tratti salienti della vita e della personalità di mons. Luigi Bosio attraverso le molte testimonianze raccolte dagli autori. Don Luigi nacque ad Avesa (VR) il 10 aprile 1909. Ordinato sacerdote il 1 novembre 1931, fu vicario parrocchiale a Legnago, poi parroco a Presina, e successivamente parroco a Belfiore d'Adige, dove realizzò la nuova chiesa parrocchiale. Nel 1970 venne nominato Canonico della Cattedrale di Verona. Maestro competente e appassionato del Canto Gregoriano, fervente ministro della Liturgia Eucaristica, rivelò il carisma del discernimento degli spiriti nel Sacramento della Riconciliazione. Offrì la sua esistenza nell'austerità di uno spirito monastico, donando tutto se stesso nel silenzio, nella preghiera, nella sofferenza. Fu chiamato alla liturgia del Cielo il 27 gennaio 1994.