L'interpretazione giuridica, cioè l'attività volta a cogliere il significato delle disposizioni del diritto, costituisce "il problema eterno del diritto". Le leggi devono essere applicate, e le controversie risolte: il momento dell'interpretazione è dunque ineliminabile. Accanto ad interpretazioni "giuste", vengono date interpretazioni che sono frutto di interessi particolaristici e, dunque, relativistiche. Come si pongono il diritto e l'interpretazione giuridica ripetto alle concezioni antagoniste del bene che si contendono lo spazio nelle società pluraliste contemporanee? Per Rosenfeld la chiave di volta è costituita dal "pluralismo comprensivo" che "riconcilia il sé con l'altro".