Prodotto dalla tv pubblica francese, prima tappa del grande progetto rosselliniano di un nuovo cinema educativo – capace di mettere ancora una volta al servizio del pubblico quella straordinaria sintesi tra realtà e rappresentazione che aveva stregato i teorici della nouvelle vague francese – La presa del potere da parte di Luigi XIV sa restituire, attraverso un'invisibile ragnatela di movimenti di macchina, il respiro della Storia e l'eterna recita carnevalesca del Potere come solo la modernità del cinema può fare.
Perché "la crisi di oggi non è solo crisi del cinema ma crisi della cultura" diceva Rossellini oltre quarant'anni fa. Ma sembra non esser trascorso nemmeno un giorno, da allora.
"Mi affascina tutto. Sono curioso di tutto. Non mi innamoro di nulla. Detesto raffinarmi. Sono libero di fare quello che voglio. Non ho ispirazione, che trovo una cosa bestiale. Resto lucidamente critico... Credo nella tenerezza. La società oggi è inutilmente crudele." Una racolta di scritti sul lavoro di Rossellini e di interviste poco note ma significative, rilasciate durante tutta la sua lunga carriera.