Data di pubblicazione: Agosto 2010
DISPONIBILE : NON AL MOMENTO
€ 18,00
May insegna letteratura inglese in un’università di Baghdad, un corso per sole ragazze. E anche se niente parrebbe più lontano da ciò che la circonda, lei esce di casa tutti i giorni per parlare di Jane Austen alle sue alunne. Scaramucce d’altri tempi contro la guerra vera. Per il resto, May vive una vita quasi normale, va al bazar a fare shopping e dal parrucchiere. Solo che lo fa sfidando le bombe, la corrente elettrica a intermittenza, il mercato nero e la repressione del governo, che colpisce soprattutto gli intellettuali come lei e suo marito.
Bee fa la giornalista a Londra, e la sua sfida maggiore è gestire tre figli, un marito giramondo e le riunioni di redazione.
May e Bee non potrebbero essere più diverse. Cultura, religione, chilometri, tutto le separa. Eppure, quando una mail le mette in contatto, diventano amiche. Si raccontano le loro giornate, e i resoconti di May diventano una sorta di diario travagliato dell’Iraq di oggi. Un paese schizofrenico dove le ragazze si truccano e si sciolgono i capelli appena arrivano a scuola, per poi ricomporsi prima di uscire, e una figlia può venire ripudiata per aver sposato un uomo più giovane e di condizione inferiore. Un paese in cui Jane Austen non è così incomprensibile, tutto sommato.
Sul filo dei giorni, però, le parole di May perdono il tono leggero per far spazio alla paura. Le milizie fanno strage dei sunniti, come suo marito, e l’unica salvezza per loro è abbandonare il paese. Ha inizio così una lotta contro il tempo, che farà scoprire a May e Bee di essere ancora più amiche di quanto credessero.
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May insegna letteratura inglese in un’università di Baghdad, un corso per sole ragazze. E anche se niente parrebbe più lontano da ciò che la circonda, lei esce di casa tutti i giorni per parlare di Jane Austen alle sue alunne. Scaramucce d’altri tempi contro la guerra vera. Per il resto, May vive una vita quasi normale, va al bazar a fare shopping e dal parrucchiere. Solo che lo fa sfidando le bombe, la corrente elettrica a intermittenza, il mercato nero e la repressione del governo, che colpisce soprattutto gli intellettuali come lei e suo marito.
Bee fa la giornalista a Londra, e la sua sfida maggiore è gestire tre figli, un marito giramondo e le riunioni di redazione.
May e Bee non potrebbero essere più diverse. Cultura, religione, chilometri, tutto le separa. Eppure, quando una mail le mette in contatto, diventano amiche. Si raccontano le loro giornate, e i resoconti di May diventano una sorta di diario travagliato dell’Iraq di oggi. Un paese schizofrenico dove le ragazze si truccano e si sciolgono i capelli appena arrivano a scuola, per poi ricomporsi prima di uscire, e una figlia può venire ripudiata per aver sposato un uomo più giovane e di condizione inferiore. Un paese in cui Jane Austen non è così incomprensibile, tutto sommato.
Sul filo dei giorni, però, le parole di May perdono il tono leggero per far spazio alla paura. Le milizie fanno strage dei sunniti, come suo marito, e l’unica salvezza per loro è abbandonare il paese. Ha inizio così una lotta contro il tempo, che farà scoprire a May e Bee di essere ancora più amiche di quanto credessero.
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