Intrecciando il pensiero di Immanuel Kant sul concetto di dignità umana, con le storie vere di Faith, Assuntina, Alfredo e Agnese, Luca Russo attraverso uno sguardo contemplativo riesce a cogliere bellezza e armonia dove uno sguardo superficiale nota solo imperfezione e limite.
E ridisegna l’approccio con la fragilità umana, proponendo di passare dal concetto di uguaglianza – «ogni persona è unica. Non ci sono uguaglianze all’interno dell’umanità» – a quello di equivalenza: «Ognuno vale quanto l’altro».
Fino a scoprire che proprio quelle vite che sembrano minori perché dipendono dalle cure di altri, in realtà fanno emergere il meglio dell’umanità.
L’autore ha deciso di devolvere i proventi del libro in favore delle case famiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII.
Luca Russo
Nasce a Foggia nel 1970. Dopo il Liceo Classico e la Laurea in Giurisprudenza presso la LUISS di Roma, conosce la Comunità Papa Giovanni XXIII di don Benzi e inizia un'esperienza di casa famiglia.
Nel 1998 apre con Laura, che poi diventa sua moglie, la casa famiglia "Fuori le Mura" ad Assisi, dove tutt'ora vivono con le due figlie naturali e altre persone che sono il cuore da cui nascono le riflessioni di questo testo: bambini affetti da gravi disabilità neurologiche, ragazze vittime di tratta, ex detenuti.
Con Sempre Editore ha già pubblicato "L'eutanasia di Dio. Il cuore di un padre di fronte alla debolezza di un figlio" (2016).
La sofferenza, molte volte, non è data dall’handicap, dalla malattia, perfino terminale, o dalle disavventure del vivere, ma dalla solitudine che si crea a causa di queste condizioni..