Il 9 marzo 2020, mentre l'Europa barcolla sotto i colpi della pandemia, al riparo dell'abbazia di Westminster qualcos'altro si sta sgretolando: la storia di una monarchia millenaria. È una cerimonia apparentemente come tante, l'annuale Commonwealth Day, ma gli sguardi corrucciati dei membri della famiglia mostrano al mondo che la battaglia di Harry e Meghan per sottrarsi agli obblighi ufficiali è giunta ormai al suo drastico epilogo. Quella, è stato deciso, sarà l'ultima occasione pubblica a cui presenzieranno, prima di rinunciare definitivamente al titolo di Royal. Ventidue anni prima, quando William e Harry assistevano solenni al funerale della madre, la tragica sventura di Carlo e Diana sembrava solo una singola, dolorosissima crepa, giunta a incrinare lo splendore di casa Windsor. Ma come in ogni racconto che si rispetti, la più piccola crepa rischia di allargarsi, e farsi rovina: sarebbe arrivato il tempo dei capricci di William, eterno indeciso fra Kate Middleton, commoner senza titoli che avrebbe poi sposato, e mille altre ragazze; della vita disordinata di Harry, divisa fra la passione per i locali notturni e il desiderio di combattere per il suo paese; fino all'arrivo di Meghan Markle, che considera la nobiltà come una specie di notorietà allargata, di cui cogliere i benefici ma rifiutare i doveri, l'esatto contrario del magistero di Elisabetta. C'è una sottile ironia, in questo. La storia della possibile successione al trono di Elisabetta, la più longeva sovrana della monarchia inglese, è segnata soprattutto dalle ambizioni, dal carattere, dalle volontà contraddittorie ed esplosive delle donne che hanno affiancato i legittimi eredi, Carlo prima e William e Harry poi. Vittorio Sabadin ricostruisce così il passato e il presente di questa Guerra dei Windsor tutta al femminile, arrivando fino agli ultimi scontri, sempre meno taciuti e sempre più lontani dallo stile regale e dalla riservatezza che contraddistinguevano la casata. Se già William e Kate sembravano destinati a un futuro più borghese, pur senza perdere l'identità istituzionale, la decisione di Meghan e Harry sconquassa alle fondamenta la monarchia, assestando un colpo tremendo a una famiglia già provata da mille dolorose vicende e dallo scorrere, impietoso, del tempo.
C'è un momento fondamentale nella vita del principe Carlo: è il l° luglio del 1969 e sta per ricevere pubblicamente da sua madre, la regina Elisabetta II, l'investitura ufficiale a "Prince of Wales" nel Castello di Caernarvon, luogo emblematico dell'occupazione inglese del Galles. Carlo ha solo ventun anni, è un giovane timido che è dovuto rapidamente passare dalle amorose cure delle nannies di Buckingham Palace al bullismo e alle vessazioni dei compagni di liceo a Gordonstoun, e che ora dovrà dimostrare, di fronte a milioni di britannici collegati in diretta tv, di avere la stoffa per indossare i panni di "futuro re del Regno Unito". L'anziano duca di Norfolk lo vede, teso e agitato, in piedi dalle 6 del mattino a ripassare il testo che dovrà pronunciare. Per rassicurarlo gli dice: "So che sai recitare, vero? Bene. Non devi far altro che continuare". Nulla sarà più lo stesso per lui da quel momento. Vittorio Sabadin racconta le sfide, le difficoltà e i successi della vita del principe Carlo d'Inghilterra: dai problematici anni di scuola alle avventure galanti al Dartmouth Royal College, dalla scomparsa dell'amato mentore, lo zio Lord Louis Mountbatten, sino alle forti prese di posizione sulle tematiche di interesse globale. Ma soprattutto, l'incontro con le due donne della sua vita: Camilla Shand, il grande amore, amica, confidente e "anima gemella", e Diana, la "principessa del popolo" madre dei suoi figli.
Il 10 dicembre del 1936 Edoardo VIII rinuncia al trono d'Inghilterra per amore dell'americana Wallis Simpson. Il nuovo sovrano è suo fratello "Bertie", Giorgio VI, padre di Elisabetta e Margaret. In quei giorni la piccola Margaret, che ha solo sei anni, chiede alla sorella maggiore: "Questo significa che poi diventerai regina anche tu?". "Suppongo di sì", risponde Elisabetta, improvvisamente molto seria. E Margaret commenta, candida: "Povera te". Quasi ottant'anni dopo, il 9 settembre 2015, la regina Elisabetta II ha superato il record del regno di Vittoria, durato 63 anni e 217 giorni, divenendo il sovrano che ha regnato più a lungo nella storia della Gran Bretagna. Vittorio Sabadin racconta la straordinaria vita di Elisabetta: la lunga storia d'amore con Filippo di Grecia, dal loro primo incontro, a bordo dello yacht reale, quando lui era soltanto un giovane allievo ufficiale della Marina e lei aveva appena tredici anni, sino ai festeggiamenti per le loro nozze di diamante (unici reali nella storia inglese a raggiungere il traguardo); il complesso rapporto con il figlio Carlo e con "la principessa del popolo", Diana; le relazioni, non sempre facili, con i capi di Stato stranieri e con i premier inglesi - memorabili i contrasti con Margaret Thatcher e Tony Blair. Una biografia curiosa e documentata, che intreccia i grandi eventi storici e gli aneddoti più intimi e personali, restituendo un ritratto spesso sorprendente della Regina.
Arthur Sulzberger jr., l'editore del «New York Times», ha detto di non credere che il suo giornale sarà ancora in edicola nel 2013. L'edizione su carta sarà sostituita da contenuti diffusi attraverso Internet da una nuova redazione multimediale, che il quotidiano più importante del mondo sta organizzando. La crisi di vendite che affligge i giornali da una ventina d'anni lascia pensare che la previsione sia realistica. Che cosa è successo? Il tempo a disposizione della gente è diminuito, e ognuno di noi ha ormai la possibilità di essere informato quando vuole, dove vuole e sui temi che preferisce senza dovere per forza ricorrere alla lettura di un giornale. Le pagine web, le e-mail, la telefonia mobile, le tv tematiche riempiono costantemente le nostre giornate, senza lasciarci mai soli. Nel giro di qualche anno le nuove tecnologie di comunicazione avranno un impatto ancora più forte sui destini dei giornali di carta.In questo libro si racconta come i quotidiani italiani, europei e americani hanno cercato di reagire, spesso con successo, alla crisi e quali sono le opportunità che le tecnologie stanno offrendo a molti di loro per creare un legame più solido e duraturo con i propri lettori.