Il saggio di Maurice Sachot è un tentativo di rendere conto della genesi del cristianesimo come religione sotto l'impero romano, in particolare con Tertulliano e gli apologeti di lingua latina - "vera religione del vero Dio" -, dopo una prima fase in cui si può parlare di movimento cristiano impegnato nella predicazione del compimento del regno di Dio, con Gesù e i suoi discepoli, e di una seconda di natura sapienziale più propriamente greca e filosofica, con gli apologeti di lingua greca e le prime forme istituzionali di culto. Al centro degli interessi dell'autore sta la dinamica dei meccanismi istituzionali che hanno consentito la trasmissione del discorso cristiano e le trasformazioni e i sovvertimenti che questa trasmissione ha comportato, fino a fare della religione cristiana un'entità del tutto peculiare e paradossale e della cristianità l'archetipo storico della civiltà occidentale. Nel riorientamento prospettico e nell'articolazione che ne consegue delle tre fasi attraverso cui il movimento cristiano e la chiesa delle origini sono passati sta la novità dell'opera.