Dopo la morte prematura di suo marito, a cui fa seguito una profonda depressione, Suraya, afgana trapiantata negli Stati Uniti, vede alla tv un servizio sui profughi afgani ai confini con il Pakistan e decide di tornare nel suo paese, per dare una mano. L’impatto è traumatizzante. Migliaia di profughi privi di tutto, sfruttati dalle autorità pakistane che li usano solo per poter intascare aiuti internazionali. Ragazzini orfani abbandonati a se stessi e spesso trasformati in soldati, oppure venduti da chi dovrebbe prendersi cura di loro. Donne private di ogni diritto e trasformate in schiave del sesso nei famigerati "campi delle vedove". Suraya decide di fondare una scuola clandestina per ragazzine, in uno scantinato. L'impresa è ardua e pericolosa, perché i talebani controllano ogni suo movimento...