Il capitalismo non ci guiderà fuori dalla crisi. Qualsiasi ricetta economica basata su una crescita continua porta alla distruzione del pianeta. L'unica possibilità è tirare il freno. E Marx, al riguardo, ha qualcosa da insegnarci. Il manifesto politico-economico con cui tutte le sinistre del mondo devono confrontarsi. In un periodo di ecoansia, in cui fenomeni sempre più estremi ci costringono a fare i conti con l'abitabilità di alcune parti del globo e con la sostenibilità del nostro modo di vivere, Saito irrompe nel dibattito con proposte coraggiose, radicali e meditate. Il tecno-utopismo, il Green New Deal, l'ecologismo di facciata delle aziende non sono una soluzione. E i piccoli gesti quotidiani dei singoli non sono sufficienti. Se non accettiamo l'idea che le risorse sono limitate e non affrontiamo il problema delle disuguaglianze, siamo destinati alla rovina. Dobbiamo tornare all'essenziale, alle cose concrete, alla comunità. Riscoprire, insomma, quella che Marx definiva «la relazione metabolica tra uomo e natura».
A lungo l'espressione "ecologia di Marx" è stata un ossimoro: Marx, concordavano gli interpreti, è un utopista tecnologico; promuove il dominio dell'umanità sulla natura; i suoi modelli ottocenteschi sono inadeguati per capire la catastrofe ambientale. Ma questa è una falsa convinzione legata al modo in cui Marx ci è stato consegnato - innanzitutto da Engels - e non regge alla prova dei suoi scritti, che la morte gli ha impedito di riordinare. Tra le poche voci divergenti, quella del filosofo giapponese Kohei Saito è certamente la più radicale: tornando all'opera di Marx e introducendo nuove fonti pubblicate solo di recente (i quaderni di Marx incentrati sullo studio delle scienze naturali, di cui Saito è co-curatore), può sostenere che «non è possibile comprendere tutta la portata della critica dell'economia politica» di Marx «se si ignora la sua dimensione ecologica», la contraddizione definitiva del capitalismo. La nuova lettura di Saito, autore bestseller in Giappone qui tradotto per la prima volta in italiano, fornisce il quadro teorico per una nuova stagione di impegno politico. Contro la rassegnazione per la crisi climatica e lo status quo economico, ricompone la frattura tra ambientalismo e socialismo, per porre le basi di uno stile di vita diverso e sostenibile.