Fabio Salvatore è un uomo che ha percorso la via del dolore, attraversando il deserto del cancro alla tiroide a soli 21 anni, e la morte tragica del padre in un incidente stradale. La scoperta della fede ha trasformato in gioia e speranza le ferite del suo corpo e della sua anima.
In questo libro Salvatore raccoglie confidenze e racconti di persone che “hanno toccato il fondo”, persone che lo contattano giornalmente via lettera o social per condividere il loro dolore, e le fa proprie conducendo il lettore in un viaggio che insegna come dall’inferno sia possibile rinascere a nuova vita ritrovando la fede e la speranza.
Il racconto del pellegrinaggio spirituale compiuto da Fabio Salvatore sulle tracce di Francesco d'Assisi è un viaggio dell'anima, un'avventura che lo porta a perdonare i responsabili dell'incidente stradale in cui ha perso la vita il padre, vivendo sulla propria carne quella misericordia che è stata la parola d'ordine dell'esordio del pontificato di papa Francesco. Quando si attraversa il tempo dell'amore e il tempo del dolore, occorre rallentare il passo, fermarsi a riflettere su quel che di bello e buono si è ricevuto, ma anche su ciò che di faticoso e drammatico ci ha riservato la vita. Il diario del cuore che Fabio Salvatore affida ai suoi lettori è una confessione commovente e intensa, un invito a non lasciarsi sfuggire l'esistenza, ma ad assaporarla - istante dopo istante - con tutto l'amore possibile.
Fabio Salvatore ha scoperto di avere un cancro alla tiroide all'età di 21 anni. Fino a quel momento aveva creduto che la vita fosse ai suoi piedi. Era pieno di sé. Forte di un talento messo a disposizione solo di se stesso, stava per debuttare in un'importante produzione teatrale internazionale che lo vedeva come protagonista. All'improvviso, la scoperta: il cancro, da lui sempre definito "Scarafaggio". Per mesi nega l'evidenza, recita in teatro, accantona la malattia, nasconde tutto ai suoi familiari, finché, afono e privo di forze, è costretto ad affrontare il calvario della malattia. Operato d'urgenza, supera l'intervento e fa la sua prima radio-iodio-terapia, che lo porta a essere isolato da tutto e da tutti. È in quel silenzio che Fabio inizia a guardare dentro se stesso. Guarda alla fede, ma è poco lucido per capirne la forza. Passano i mesi, e dopo un anno parte per il Portogallo, per una vacanza, ma durante quel viaggio nel buio dell'intimità trova uno spiraglio che è Maria, la sua Mamma, e che lo porta a Fatima. Di qui il suo cammino, il suo deserto che diventa fiorito e pieno di colori. Abbraccia la Croce e vive nella Gioia. La morte tragica del padre, avvenuta in un incidente stradale, fa conoscere a Fabio il valore della Redenzione del perdono, e il ritorno del cancro dopo dieci anni lo consegna in totale offerta a Maria. Ecco il dolore che si trasforma in passione di vita. L'incontro con Chiara Amirante e la Comunità di Nuovi Orizzonti è il sentiero che lo porterà a Medjugorje...
Fabio Salvatore ha scoperto di avere un cancro alla tiroide all'età di 21 anni. Fino a quel momento aveva creduto che la vita fosse ai suoi piedi. Era pieno di sé. Forte di un talento messo a disposizione solo di se stesso, stava per debuttare in un'importante produzione teatrale internazionale che lo vedeva come protagonista. All'improvviso, la scoperta: il cancro, da lui sempre definito "Scarafaggio". Per mesi nega l'evidenza, recita in teatro, accantona la malattia, nasconde tutto ai suoi familiari, finché, afono e privo di forze, è costretto ad affrontare il calvario della malattia. Operato d'urgenza, supera l'intervento e fa la sua prima radio-iodio-terapia, che lo porta a essere isolato da tutto e da tutti. È in quel silenzio che Fabio inizia a guardare dentro se stesso. Guarda alla fede, ma è poco lucido per capirne la forza. Passano i mesi, e dopo un anno parte per il Portogallo, per una vacanza, ma durante quel viaggio nel buio dell'intimità trova uno spiraglio che è Maria, la sua Mamma, e che lo porta a Fatima. Di qui il suo cammino, il suo deserto che diventa fiorito e pieno di colori. Abbraccia la Croce e vive nella Gioia. La morte tragica del padre, avvenuta in un incidente stradale, fa conoscere a Fabio il valore della Redenzione del perdono, e il ritorno del cancro dopo dieci anni lo consegna in totale offerta a Maria. Ecco il dolore che si trasforma in passione di vita. L'incontro con Chiara Amirante e la Comunità di Nuovi Orizzonti è il sentiero che lo porterà a Medjugorje...
Riccione. Estate. Viale Dante. Andrea ha il cuore a mille e non sa perché. "Un attacco di panico di gioia". È buio ma è luce dentro sé. Una ritrovata luminosità che lo porta come in sogno in riva al mare. Lontano da quei giorni di dolore e da quello Scarafaggio reso polvere nel suo corpo, Andrea avverte che qualcosa di magico e di speciale sta per accadere nella sua vita. Lo percepisce nel cuore e nell'anima. Come in un atto unico ambientato fra cielo e mare, fra salsedine, sabbia e onde, Andrea racconta e si lascia raccontare. Una narrazione diretta e sferzante, carica di passione, emozione, fede, sogno, nella quale si alternano volti, storie di uomini e donne che hanno incontrato il male sia fisico che interiore ma che hanno preferito dire sì alla vita, scegliendo di riconquistare la propria esistenza per donarla agli altri. Destini incrociati, accomunati dal desiderio di rinascita e dalla voglia di amare. Un racconto in un crescendo di emozioni e colpi di scena che conducono a un epilogo carico di pathos. Andrea, dopo il silenzioso battito del suo cuore, ritroverà l'amore al grido di "Voglio aver vissuto".