Un trattato di edificazione spirituale dedicato alla giovane e pia Sancha Carrillo; in particolare, una meditazione sui versetti 11 e 12 del salmo 45: «Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio, dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre; al re piacerà la tua bellezza. Egli è il tuo Signore, prostrati a lui».
Oggetto di una traduzione accurata e rispettosa della sintassi cinquecentesca, ma smussata dalle ridondanze che ostacolerebbero il lettore moderno, questa edizione mantiene una spiccata fedeltà lessicale e conserva l’impronta di un’operazione scientifica destinata a un pubblico capace di cogliere l’afflato lirico della meditazione della passione, l’insistenza sull’amore di Dio e del prossimo, il bisogno di far vivere Cristo in noi.
destinatari
Religiosi, studenti, ricercatori.
l’autore
San Giovanni D’Ávila – nato ad Almodóvar del Campo il 6 gennaio 1499 (o 1500), morto a Montilla 1569 – è una delle grandi figure del cosiddetto «Secolo d’Oro» della Spagna. Ordinato sacerdote nel 1526, distribuì i suoi beni ai poveri e dedicò tutta la sua vita al ministero della predicazione e della carità. La radicalità della sua vita e del suo insegnamento gli procurò un processo da parte dell’Inquisizione, da cui uscì assolto, dopo un anno di prigione. Compose diverse opere: l’Audi, Filia, i Sermoni, i Trattati, i Memoriali per il Concilio di Trento, le Advertencias para el Concilio de Toledo. Fu canonizzato da PaoloVI il 31 maggio 1970.Attualmente a Roma, presso la Santa Sede, è in corso il processo per conferirgli il titolo di «dottore» della Chiesa universale.
È la prima edizione italiana moderna di un classico della spiritualità del Cinquecento (la precedente traduzione risale al 1769). L’autore, semplice sacerdote diocesano, consigliere di santa Teresa d’ávila, di sant’Ignazio di Loyola, di san Pietro d’Alcantara, incorse nei rigori dell’Inquisizione per la prima edizione di quest’opera, pubblicata a sua insaputa nel 1556. Ripubblicata nel 1574 nell’edizione emendata dall’autore, a cinque anni dalla sua morte, Audi, filia (che prende il titolo dal Salmo 45, 11-12, «Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio...») raccoglie i consigli spirituali rivolti alla giovanissima discepola Sancha Carrillo. È un trattato di ascetica cristiana, su come resistere alle tentazioni, sulla vita di orazione, sull’umiltà e sull’identificazione con Cristo, che attraversa intatto i secoli con la forza della dottrina e dell’esperienza vissuta.