Questo scritto di Agostino percorre, e a sua volta ripropone, la difficile strada della riflessione filosofica, volta a indagare, mediante la ragione e secondo il criterio dell'evidenza, le verità che interessano l'uomo e alle quali egli si riferisce per vivere.
sant agostino aveva quarant anni e da otto era passato dalla lunga ricerca della verita alla piena luce cristiana, quando si accinse a commentare il discorso di gesu, che va sotto il nome di discorso della montagna. Sant'agostino aveva quaran t'anni e da otto era passato dalla lunga ricerca della verita alla piena luce cristiana, quando si accinse a commentare il discorso di gesu, che va sotto il nome di discorso della montagna. Il disco rso comprende i capitoli 5, 6, e 7 del vangelo di matteo e, come fa notare sant'agostino, h il compendio di tutta la morale della nuova legge". Agostino affronta i tem i proposti da gesu`con quell' acuta penetrazione e con quel calore che gli sono abituali. L'opera e`giustame nte famosa ed e`di grande utilita per capire a fondo il pensiero di cristo, quello che veramente egli voleva insegnarci, e approdare a giuste applicazioni pratiche. Non si tratta, quindi, di un lavoro esegetico, ma di uno studio di ben precisa connotazione pastorale, morale e spirituale. "
Maestro nello scandagliare il cuore irrequieto dell'uomo, nelle 'Confessioni' e nella 'Citta di Dio', Agostino mostra la speranza come il frutto della tensione interiore con la quale l'individuo si proietta verso il futuro e verso l'assoluto.
La dignita del matrimonio, La santa verginita, La dignita dello stoto vedovile, I connubi adulterini, La continenza, Le nozze e la concupiscenza.
Contro Cresconio grammatico donatista; Unicità del battesimo contro Petiliano
Testo, note e appendice di F. Dolbeau, traduzione di V. Tarulli, indici di F. Dolbeau e F. Monteverde.
Il retore africano conduce la sua indagine a partire da una domanda: è mai lecito dire una bugia? Accostando esempi tratti dalle Scritture ad esempi di vita quotidiana, la pratica della bugia viene definita, classificata, analizzata in termini che superano la retorica antica e tracciano le linee portanti di un'etica senza tempo.
L'opera, datata tra il 393 e il 394, è un commentario sistematico al Discorso della Montagna secondo Matteo; l'unico nella produzione letteraria dei primi secoli del cristianesimo. Uno degli aspetti più originali di quest'opera è lo schema settenario che include beatitudini, doni dello Spirito e petizioni del Padre Nostro. Da queste pagine emerge nitida la preoccupazione di Agostino di rispondere alle finalità proprie della retorica classica: offrire un testo formale elegante e godibile e nello stesso tempo offrire un cibo spirituale nutriente ai destinatari dell'opera. Come tutti i volumi della stessa collana, anche quest'opera contiene una ricca introduzione al testo che sottolinea gli aspetti più importanti dell'opera esegetica di Agostino in generale e del Discorso in particolare.
Il "De natura boni" è un breve trattato introduttivo intorno al problema del male: qual è la sua natura e perchè esiste? Domande a cui Agostino risponde a partire dal concetto di Bene. E allora il male diventa privazione del Bene stesso, ossia mancanza di misura, di forma e di ordine. Il volume, introdotto da Giovanni Reale, è completato da un saggio in appendice di Beirwaltes e da un apparato di note al testo, parole chiave e indicazioni bibliografiche. Testo latino a fronte.
Non sono molti gli autori della letteratura cristiana antica che, come Agostino, possono vantare anche oggi un seguito così largo e fecondo. Ancora oggi alcune sue opere continuano ad esercitare un particolare richiamo, per il dono che hanno di saper sempre parlare in modo nuovo all’intelletto e al cuore.
Nel novero di tali scritti ci sono indubbiamente Le Confessioni: un libro di grande intensità spirituale e umana, che questa edizione - prima tappa di un articolato progetto - aiuta a scoprire in tutta la sua ricchezza e profondità. Il prezioso lavoro dell’autore propone:
Introduzione, Testo latino e italiano, Guida alla lettura libro per libro, Indice tematico, Nota storica all’edizione Maurina de “Le Confessioni”, Nota biografica, Nota bibliografica.
Giuliano Vigini (Milano, 1946) è uno dei nomi più noti del mondo editoriale. Come critico letterario si è occupato a più riprese di letteratura religiosa, con traduzioni e saggi di autori francesi (Bloy, Péguy, Claudel, Pascal ecc.), per concentrarsi negli ultimi anni nello studio di sant’Agostino e della Bibbia. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato tra l’altro la biografia Agostino di Ippona (1988) e la traduzione del De catechizandis rudibus (Il catechismo di sant’Agostino, 1998). Per le Paoline sta attualmente curando il commento alla Bibbia (1997) e ha iniziato il primo di una serie di volumi di Guida al Nuovo Testamento (1999). Collabora a numerose riviste e quotidiani, tra cui il “Corriere della Sera” e “Avvenire”.