Le Lettere di Caterina da Siena costituiscono una presenza precoce e costante nella vita e nelle opere di Federigo Tozzi, quasi un ideale livre de chevet che ne accompagna lo stesso passaggio dal giovanile laicismo anarco-socialista al contraddittorio cattolicesimo, aspro e problematico, della maturità. Modernamente, nella grande conterranea lo scrittore riverbera soprattutto la propria insaziata ansia di conoscenza. «Santa Caterina - scrive Tozzi - ci sbarazza di tutto ciò che ci impedisce di giungere al nostro io più profondo». Ed è proprio nell'ottica di una riproposizione senza schemi eruditi o facili ideologismi del Medioevo cristiano e 'primitivo', che nel 1918 Tozzi sintetizza in un esile, straordinario libretto il monumentale corpus delle lettere cateriniane «per chi non ha tempo né voglia di leggerlo da cima a fondo». Le cose più belle di Santa Caterina da Siena è così un documento indispensabile per comprendere appieno la potenza di intuizione e la colta complessità novecentesca dello scrittore senese. Ma è anche un modo per avvicinarsi con un percorso originale a una delle esperienze più radicali e affascinanti della letteratura mistico-religiosa occidentale. Introduzione di Marco Marchi.
Il "Dialogo della Divina Provvidenza" è uno dei capolavori della letteratura mistica. È il frutto dei colloqui che santa Caterina aveva con l'Eterno Padre durante le sue estasi. Nonostante fosse illetterata, anzi analfabeta, dettò il Dialogo ai suoi discepoli. Molteplici sono i temi trattati: il peccato, i vizi e le virtù, il desiderio e l'amore, la discrezione e la misericordia, la preghiera, la meditazione interiore e la ricerca della verità. Centrali e appassionanti sono le pagine dedicate alla misericordia del Padre che si manifesta nell'incarnazione di Gesù Cristo, il quale è chiamato da Caterina «ponte» tra Dio e l'umanità intera. Caterina da Siena è stata proclamata da papa Paolo VI «Dottore della Chiesa» proprio in ragione del Dialogo. Presentazione di Raimondo Spiazzi.
Capolavoro della letteratura medievale, l’opera più nota di Caterina da Siena vede la luce in una nuova traduzione che rende più accessibile il suo idioma trecentesco, suddividendo in modo più chiaro il contenuto, arricchendo i vari paragrafi di note esplicative e corredando il tutto con un indice tematico per una lettura comparativa. Il testo rivela lo sforzo faticoso di sintesi delle principali idee della santa già emerse nelle numerose lettere ma anche la preoccupazione di sviluppare maggiormente la parte dottrinale ancorandola saldamente più alla sua straordinaria esperienza mistica che alla sistematicità della teologia. Queste pagine documentano infatti l’apice della sua esperienza religiosa che la introduce negli abissi della pietà divina tutta rivolta all’umanità da riscattare e riabilitare completamente. Questa nuova edizione del Libro di Caterina da Siena è stata condotta sull’ultima edizione critica del manoscritto Casanatese pubblicato da Giuliana Cavallini. Con questo volume si completano all’interno della collana Minima le opere di Caterina da Siena.
Il Dialogo è uno dei capolavori di Caterina da Siena, in cui rivive in tutta la sua immensa forza l'ardore della sua contemplazione e della sua carità. Lei lo detta tra la fine del 1377 e l'ottobre del 1378, in circostanze drammatiche della vita politica ed ecclesiale: Caterina ne è coinvolta ben più di quanto potesse normalmente accadere a una donna del Trecento. Ma nel suo Dialogo si solleva al di sopra di sé e delle contingenze del tempo e sintonizza i propri desideri su quelli di Dio stesso. Gli interrogativi che la realtà quotidiana suscita in lei e intorno a lei, Caterina li pone a Dio stesso, e il suo Dialogo è soprattutto un ascolto attento e una registrazione desiderosa di non perdere nulla di quanto Dio le dava di intendere. E una "scrittura mistica" che non prescinde mai, anche nel linguaggio, dal contesto umano: Caterina «con la mente parlava con il Signore, e con la lingua del corpo parlava con gli uomini», come scrive il suo confessore e biografo Raimondo da Capua. Abitualmente i discepoli di Caterina lo chiamavano il Libro, il titolo Dialogo nasce dal fatto che Raimondo, traducendolo dal volgare in latino per consentirgli una maggiore diffusione, osservò che esso «è strutturato a modo di dialogo fra il Creatore e l'anima ragionevole e pellegrina da lui creata». La struttura di dialogo è stata riscoperta da Giuliana Cavallini. Il volume riproduce l'edizione critica messa a punto dalla stessa Cavallini. A fianco è la traduzione in italiano corrente che aiuta il lettore a scoprire la bellezza e la profondità della prosa cateriniana.
"La nostra santa, nella sua natura di donna dotata di fantasia, di intuito, di sensibilità, di vigore volitivo e operativo, di capacità e di forza comunicativa, di disponibilità alla donazione di sé ... è una donna prodigiosa, che in quella seconda metà del Trecento mostra in sé di che cosa sia resa capace una creatura umana, e - insisto - una donna, figlia di umili tintori, quando sa ascoltare la voce dell'unico pastore e maestro, al quale, da "vergine saggia", ha generosamente consacrato la sua vita. "Se sarete quello che dovete essere, metterete fuoco in tutta Italia"; anzi, io aggiungo: in tutta la Chiesa, in tutto il mondo. Di questo "fuoco" ha bisogno l'umanità anche oggi, ed anzi forse più oggi che ieri. La parola e l'esempio di Caterina suscitino in tante anime generose il desiderio di essere fiamme che ardono e che, come lei, si consumano per donare ai fratelli la luce della fede ed il calore della carità." (Giovanni Paolo II) "Passeggiare al tramonto, accarezzato dalla tiepida brezza estiva, nei luoghi Cateriniani, ascoltando i suoi passi, il suo pregare silenzioso, il suo anelito di Dio, mi ha suggerito un accostarmi alla Santa senese in maniera più profonda quasi a stringere conoscenza con lei, con la sua fede. Il venticello di quella sera di circa tre anni fa, oserei dire zefiro divino, ha portato la mia interiorità a veleggiare verso il Dialogo della Divina Provvidenza spingendomi al largo, apparentemente in balìa dei tempestosi flutti, difficoltà interpretative, in realtà placide onde che mi hanno cullato ponendomi, onorato di tanto grazia, come muto uditore, spettatore del sublime Dialogo tra Caterina ed il suo sposo. Due anni e mezzo di navigazione, solcando il mare del capolavoro di Santa Caterina da Siena, tra tempeste, nubifragi, splendide albe, meravigliosi tramonti, hanno cesellato, quotidianamente, questo mio omaggio alla Patrona d'Italia e d'Europa e alla sua straordinaria opera." (Gabriele Prigioni)
Una raccolta sistematica dell'epistolario di Santa Caterina, in una nuova traduzione in italiano corrente. L'interesse attorno alle Lettere di Caterina da Siena è sempre vivo. Lo dimostra la loro continua riedizione prima manoscritta e, dal 1500 in poi, stampata nelle lingue principali. La presente edizione delle Lettere in lingua corrente risponde al desiderio di rendere con un raffinato lavoro editoriale - la sua ricchissima spiritualità più accessibile e vicina agli uomini del nostro tempo conciliando fedeltà al messaggio e attualità della sua espressione. La freschezza del linguaggio diretto, espressione di una straordinaria e autentica esperienza interiore, e l'attenzione costante al mistero dell'uomo rendono la lettura di questo libro attuale e di piacevole lettura.
Una raccolta di tutte le preghiere di santa Caterina da Siena disseminate nelle sue opere, nelle prime biografie e nelle deposizioni del processo di Canonizzazione. Frutto di un delicato lavoro di trasposizione in italiano moderno, fedele al messaggio originario, vengono presentate in un linguaggio accessibile a tutti. Ben lontano dall'essere puramente devozionali, le preghiere nascono da un profondo rapporto d'amore con il mistero trinitario, appaiono vive, ricche di slanci, esclamazioni, stupore, gioia travolgente, pianto incontenibile, gratitudine e rammarico.
La figura di Santa Caterina da Siena occupa un posto di rilievo non soltanto all'interno della storia ecclesiastica per la sua azione pacificatrice e riformatrice, per il proprio ministero dottrinale, ma anche nell'ambito storico-letterario per essere tra i piu insigni rappresentanti del Trecento italiano. Proclamata Dottore della Chiesa e Patrona d'Europa, Santa Caterina presenta ancor oggi un'innegabile attualita, al punto che i suoi scritti continuano a suscitare un crescente e straordinario interesse. Tuttavia chi voleva conoscere a fondo la sua opera, si scontrava con una duplice grave lacuna: la mancanza di un'edizione critica delle Lettere e l'inesistenza di Concordanze per una ricerca ampia e dettagliata sul testo. A tale mancanza vuole rimediare il presente CD.
Un testo per cogliere la ricchezza di una figura straordinaria della Chiesa: Santa Caterina da Siena.
Nata in una famiglia numerosa, penultima di venticinque figli, Caterina da Siena (1347-1380) avverte da giovanissima una forte vocazione ascetica che la spinge ad entrare all' età di sedici anni nell'ordine delle mantellate di san Domenico, dedicandosi alla preghiera e all'assistenza ai malati. Negli ultimi anni della sua vita "entra nella grande storia": su richiesta del papa spinge i cristiani a difendere la fede, tenta di mettere pace tra Firenze e la Chiesa, si reca ad A vignone dove chiede e ottiene da Gregorio XI il ritorno del Soglio Pontificio a Roma. La Curatrice ha raccolto nel volume alcuni scritti cateriniani - una Oraifone e 33 ùltere - con l'intento di offrire un panorama rappresentativo dell'opera e della spiritualità. L'Oraifone apre al lettore il mondo interiore della Santa: il mondo delle grandi realtà di fede: di Dio-Trinità, dell'uomo nella sua responsabilità di creatura libera. Le prime nove ùltere chiariscono l'iter della perfezione spirituale, che si identifica con l'amore; la "scoperta" di esso e il progresso in esso; nelle successive nove il discorso spirituale assume sfumature diverse a seconda del destinatario, del mondo o del chiostro: una madre di fa