Il rapporto tra amore e odio, personale e politico, amicizia e inimicizia, vengono decostruiti in questo dialogo a distanza tra Santner e Zizek, e nee vengono svelate implicazioni solitamente non dichiarate dalle letture pigramente universaliste che di queste coppie concettuali vengono convenzionalmente offerte. Il concetto di amore per il prossimo - rivisto da Santner attraverso una rilettura di Benjamin e Rosenzweig, e da Zizek demistificato - svela le proprie radicali implicazioni teologico-politiche, e costituisce una sfida per chi si ostini a porre questioni di teoria politica normativa all'interno dei codici rassicuranti imposti dagli universalismi e contrattualismi oggi in voga. Gli autori rammentano che non vi è politica che non sia teologia politica e propongono una rivoluzione concettuale che tolga ai nostri modi di pensare alcuni alibi collaudati.