Data di pubblicazione: Febbraio 2018
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€ 17,50
«Durante gli incontri con padre Amorth, tante volte ho parlato dell'esperienza di Cristo con i demoni; i quattro anni che ho avuto la fortuna di passare con lui, alla sua "scuola", sono stati fondamentali per la mia vita». Comincia così l'avvincente racconto di padre Cesare Truqui, sacerdote esorcista, allievo di padre Amorth e docente ai corsi di esorcismo organizzati dall'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma, in collaborazione con l'Associazione Internazionale Esorcisti. Una storia ventennale di quotidiana lotta contro Satana. La riflessione su questa creatura misteriosa e sulla sua potenza continua a inquietare la Chiesa e a suscitare curiosità, non solo tra i fedeli. Per molti il demonio e gli esorcismi sono materia da film, eppure, osserva padre Truqui, ogni anno cinquecentomila italiani si rivolgono agli esorcisti nel timore di presentare segni di possessione diabolica. Padre Cesare non chiude la porta a nessun sofferente nel corpo e nello spirito. Su molti pratica preghiere di liberazione, ma prima di iniziare un esorcismo vero e proprio si accerta di avere chiara la situazione medica e psichiatrica. Solo dopo il vaglio dei responsi specialistici, il sacerdote decide di accogliere il presunto indemoniato, rivedendolo periodicamente, anche una volta a settimana, perché i tempi della "guarigione" sono di solito molto lunghi. La lotta contro il maligno, cominciata all'origine del mondo, è destinata a durare fino alla fine dei tempi, ma siamo in una fase cruciale della storia: se da un lato papa Francesco parla con naturalezza del demonio, dall'altro molti cristiani non credono più alla sua esistenza, i vescovi nominano pochi esorcisti e non ci sono più giovani preti disposti a imparare la dottrina e la pratica della liberazione delle anime. Perché diventare esorcisti non è né un mestiere né una professione, ma un ministero di misericordia totalizzante fra i più preziosi, essenziale alla vita della Chiesa.
«Durante gli incontri con padre Amorth, tante volte ho parlato dell'esperienza di Cristo con i demoni; i quattro anni che ho avuto la fortuna di passare con lui, alla sua "scuola", sono stati fondamentali per la mia vita». Comincia così l'avvincente racconto di padre Cesare Truqui, sacerdote esorcista, allievo di padre Amorth e docente ai corsi di esorcismo organizzati dall'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma, in collaborazione con l'Associazione Internazionale Esorcisti. Una storia ventennale di quotidiana lotta contro Satana. La riflessione su questa creatura misteriosa e sulla sua potenza continua a inquietare la Chiesa e a suscitare curiosità, non solo tra i fedeli. Per molti il demonio e gli esorcismi sono materia da film, eppure, osserva padre Truqui, ogni anno cinquecentomila italiani si rivolgono agli esorcisti nel timore di presentare segni di possessione diabolica. Padre Cesare non chiude la porta a nessun sofferente nel corpo e nello spirito. Su molti pratica preghiere di liberazione, ma prima di iniziare un esorcismo vero e proprio si accerta di avere chiara la situazione medica e psichiatrica. Solo dopo il vaglio dei responsi specialistici, il sacerdote decide di accogliere il presunto indemoniato, rivedendolo periodicamente, anche una volta a settimana, perché i tempi della "guarigione" sono di solito molto lunghi. La lotta contro il maligno, cominciata all'origine del mondo, è destinata a durare fino alla fine dei tempi, ma siamo in una fase cruciale della storia: se da un lato papa Francesco parla con naturalezza del demonio, dall'altro molti cristiani non credono più alla sua esistenza, i vescovi nominano pochi esorcisti e non ci sono più giovani preti disposti a imparare la dottrina e la pratica della liberazione delle anime. Perché diventare esorcisti non è né un mestiere né una professione, ma un ministero di misericordia totalizzante fra i più preziosi, essenziale alla vita della Chiesa.