Orfeo in paradiso si apre sul parapetto delle guglie del Duomo di Milano, dove Orfeo, che ha perduto l’amatissima madre, accarezza l’idea del suicidio. L’improvvisa apparizione di un misterioso personaggio stravolge la vicenda: lo sconosciuto gli offre la possibilità di un viaggio indietro nel tempo, attraverso la giovinezza della madre, ripercorrendo la storia della sua vita. Orfeo, accettando, non sa o non comprende pienamente quale sia la posta in gioco del patto faustiano, che a poco a poco rivela la sua insidia demoniaca… Romanzo struggente e perfetto, costruito intorno all'ossessione della perdita e ll'incanto del possibile ritrovamento nell'amore, Orfeo in paradiso vinse il Premio Campiello nel 1967, consacrando Luigi Santucci come uno dei maestri della narratriva contemporanea.
GLI AUTORI
Luigi Santucci, 1918-1999, è ritenuto dalla critica il principale narratore milanese della seconda metà del Novecento. Frequenta da ragazzo il Collegio dei Gesuiti di Milano, l’Istituto Leone XIII, si laurea in lettere; antifascista convinto, si rifugia durante la Seconda guerra mondiale in Svizzera. Al rientro in Italia insegna lettere in un liceo di Gorizia e in seguito all'Università Cattolica di Milano. Rientra nella tradizione degli scrittori cattolici e lombardi, infatti Carlo Bo lo definì lo scrittore cattolico più importante dei suoi tempi
Eugenio Montale, Giuseppe Ungaretti, David Maria Turoldo, Bruce Marshall, Italo Calvino, Piero Bargellini, Elio Vittorini, Primo Mazzolari, Padre Agostino Gemelli, Carlo Alberto Dalla Chiesa, sono solo alcuni degli amici di spicco del grande Luigi Santucci che in questo libro racconta alla figlia Emma "senza censure, riflessioni diplomatiche, in un ricapitolare indiscriminato e sciolto".
Un libro voluto e costruito dallo stesso Santucci che scelse di “dipingersi” ai posteri scegliendo i brani più significativi e illuminanti delle sua produzione letteraria. A cinque anni dalla scomparsa (23 maggio 1999) questo libro rivela ciò che il grande autore milanese aveva più a cuore, restituendoci a pieno il suo percorso di uomo e di scrittore mai separato dalla sua anima di credente. La bibliografia completa e un ampio saggio introduttivo di Gianfranco Ravasi completano quest’opera unica e significativa.
Un classico per ragazzi in una nuova edizione rinnovata nel formato e nella grafica. Le bellissime storie di Santucci parlano di cose quotidiane come il pane, il frumento, l’olio, i muli, le rondini e le stelle; e di personaggi che non sono eroi potenti ed eleganti ma bambini, carrettieri, frati cantori, ranaioli, pastori o ladri. L’autore pesca sapientemente dalle antiche tradizioni apocrife, medioevali, regionali, riproponendo storie altrimenti perdute. Ne risulta un vivace affresco, composto di 72 racconti, di un mondo normale dove si nasconde il meraviglioso che si può scorgere solo con occhi semplici.
Questa Vita di Cristo, uscita nel 1969, viene riproposta con una prefazione di Gianfranco Ravasi sulla teologia narrativa. Santucci traduce il testo evangelico, guardando ai personaggi da angolazioni diverse: ora con suggestivi squarci d'anima, ora con icastica pittura dei fatti, ora con espedienti di genere autobiografico (il diario ai posteri di Pilato), ora con originali interpretazioni (Cristo risorge per onnipotenza di carità, sotto l'impulso supremo dell'amore per gli altri, ossia dell'impossibilità di abbandonarli).