Nel richiamare le figure di Aldo Moro, Giorgio La Pira e Giuseppe Dossetti, l'autore si propone di mostrare i pericoli dell'ignoranza reciproca tra lo spirituale e il politico, suggerendo, nel rispetto di altre posizioni, che le due dimensioni possono e devono nutrirsi a vicenda. La sua lettura di queste tre belle figure segue la convinzione di Péguy: che «la politica si beffa della mistica, ma è ancora la mistica a innervare la politica».
In queste pagine c'è il sogno, la nostalgia,, ci sono i fioretti e le mille cose di un mondo che sembra lontano da noi non solo per il tempo, ma per la capacità che c'era di fermarsi e respirare a pieni polmoni quell'aria dello spirito, che alitava su San Giovanni Rotondo, quando Padre Pio era vivo.
Fr. Francesco Savino, nato l'8 aprile 1949 a San Giovanni Rotondo, ha vestito l'abito cappuccino il 29 settembre 1965, ha emesso la professione temporanea il 2 ottobre 1966, quella perpetua l'8 dicembre 1972, stato ordinato sacerdote il 10 agosto 1974.