Giornalista tutto d'un pezzo, reporter infaticabile, amante della vita e della bellezza, Matteo Scanni è morto a soli 51 anni, lo scorso 27 gennaio 2022. Il padre Alberto, oncologo di fama internazionale, ripercorre la storia della malattia di Matteo, fino all'esito fatale, raccontando il dramma e lo strazio di vedere il proprio figlio morire proprio per un tumore. «Da questo accadimento ho capito che essere coraggiosi si può. Che devo dare sempre più ascolto ai malati, che chiacchierare non basta, ma che bisogna fare. Che coi malati bisogna essere "gentili" e che gentilezza non sono solo le buone maniere, ma che è una disponibilità interiore sublimata da un comportamento. Che la medicina deve essere, per sua natura, una professione "gentile" che ha nel malato, un oggetto prezioso e delicato».
Tra le numerose pubblicazioni sul tumore – l’innominabile – questo libretto ha una caratteristica che lo rende unico: far sentire in contemporanea e sullo stesso argomento due voci. La voce di un malato che da anni combatte con un tumore, e quella di un oncologo di grande esperienza. Due punti di osservazione sulla stessa realtà – la cura della malattia – vissuta e raccontata da posizioni diverse ma in continua relazione. Dobbiamo essere riconoscenti agli autori, che hanno scritto a quattro mani questo prezioso libretto in cui si propongono di «parlarne insieme»: in modo che il malato sappia cosa pensa l’oncologo, l’oncologo sappia cosa pensa il malato, i famigliari e gli amici sappiano cosa pensano il malato e l’oncologo. È un piccolo manuale di consultazione per tutti coloro che a vario titolo entrano a con- tatto col vasto mondo dei tumori.