Il libro affronta temi e figure della riflessione estetica quale si è sviluppata nella scuola milanese di Antonio Banfi, messa anche a confronto con l'estetica crociana. Filo conduttore del volume è il problema della "crisi" dell'arte, visto dapprima nella sua impostazione banfiana, verificato poi nel dibattito accesosi nell'immediato dopoguerra intorno al "caso Kafka", e considerato infine in taluni esiti presenti in allievi di Banfi quali Antonia Pozzi, Enzo Paci, Dino Formaggio. Non vengono trascurati inoltre alcuni recuperi di tematiche estetiche resi possibili da un'impostazione della filosofia dell'arte come quella fenomenologica-banfiano.