Roberta Schira è una delle firme più autorevoli della critica gastronomica in Italia e in questo libro unisce le sue due grandi passioni: la cucina e la psicologia. Era l'unica in grado di raccogliere la sfida del riordino in questa stanza, vero e proprio luogo dell'anima e degli affetti, cosi importante nella nostra cultura e negli eventi che segnano la nostra vita. Roberta ci apre le porte della sua cucina e delle molte altre che ha avuto modo di visitare per piacere e per lavoro, dal monolocale al ristorante stellato. Forte di questi esempi, ci spiega come programmare, organizzare e riordinare tutti quegli oggetti e strumenti che abitano il cuore della casa. Dal frigorifero alla dispensa, dai pensili alla pattumiera: attraverso una serie di accorgimenti ispirati alla psicologia come all'economia domestica, l'autrice dimostra che dal buon ordine inizia il vero cambiamento di noi stessi. Perché la cucina è la stanza più importante della casa, in ogni civiltà del mondo. E perché in fondo gli esseri umani non si sono mai ritrovati la sera davanti a un guardaroba, ma davanti a un focolare sì.
Ci sono intere generazioni di donne, le nostri madri, le nostre nonne, che sono cresciute leggendo sulle pagine della Domenica del Corriere i consigli medici del Dottor Amal e le ricette, di cucina e di vita, di Petronilla. Quello che pochi sanno è che dietro questi pseudonimi si nascondeva Amalia Moretti Foggia, una femminista ante litteram, una donna coraggiosa che ha intrecciato la sua esistenza con le grandi figure femminili che hanno dominato il Novecento, da Anna Kuliscioff a Sibilla Aleramo, ad Ada Negri, ma anche con le centinaia di operaie, prostitute, sartine, mogli maltrattate che ha curato gratuitamente nella Poliambulanza di Porta Venezia a Milano. Questo libro è il racconto inedito della sua vita, dall'infanzia nella farmacia del padre a Mantova fino al salotto milanese della maturità dove si riunivano i più importanti nomi della cultura dell'epoca, passando attraverso il periodo universitario e i sogni romantici di una ragazza animata sempre da un principio categorico: "Io devo". Petronilla parla con voce fresca alle lettrici di oggi, come ha parlato, attraverso le sue rubriche, a quelle di ieri, rivelandosi un'incredibile, attualissima donna d'altri tempi.