Una bella meditazione sul mistero del Natale.
Il disagio per il metodo storico-critico, che ha portato la ricerca su Gesù a risultati molto differenti, ha indotto l'autore a tentare un approccio diverso alla persona di Gesù Cristo, persona storica vivente ancora nella Chiesa. Questo tentativo prende le mosse dalla visione di fede dei quattro evangelisti, la quale si basa su tradizioni storiche e ha prodotto in ciascuno di loro un'immagine propria di Gesù Cristo, diversa a seconda del tempo e delle circostanze. Seguendo l'impianto e le intenzioni delle sole fonti disponibili, i quattro vangeli, è tuttavia possibile oltrepassare questo orizzonte storico e chiedersi che cosa quei testi vogliano effettivamente dire.
Le parole con cui Gesù nel Vangelo di Giovanni, si rivolse ai discepoli poco prima della morte, sono uno dei punti più alti dei racconti pasquali evangelici. Nel suo volumetto, Schnackenburg rilegge le pagine di Giovanni illustrando il significato delle parole di Gesù ai discepoli e mostrandone il valore che esse conservano anche per noi oggi. Nel lungo discorso di Gesù la figura del Figlio si rivela decisiva per la fede e la vita cristiana e la "fede in Dio" si mostra possibile soltanto come fede in Gesù Cristo, guida dell'esistenza cristiana. Questo discorso è quindi un'illustrazione teologica del significato del Gesù storico; in esso Gesù annuncia la sua morte come traguardo del suo cammino d'amore, in redenzione e liberazione dell'uomo.
Según los estudios recientes, hay que prestar una atención muy cuidadosa a los diversos estratos de textos del Nuevo Testamento en lo que se refiere al mensaje de Jesús. La tradición protocristiana a menudo lo recubre con sus interpretaciones y no es fácil llegar al Jesús histórico. En este primer volumen, Schnackenburg presenta su importante trabajo de crítica textual que permite diferenciar entre las exigencias morales de Jesús y las enseñanzas morales de la Iglesia primitiva.