In quanto potenza politica egemonica, Roma incideva in grande misura sugli sviluppi culturali e religiosi nel suo impero, tanto più che nella visuale della religione propria dei romani la loro dominazione si doveva alla benevolenza degli dei. Anche per tali ragioni in questo libro si presta particolare attenzione alla politica religiosa dei romani e ai suoi rapporti con le posizioni religiose adottata dalle comunità giudaiche e da quelle cristiane della prima ora. In questa prospettiva, da una parte non si è trascurata alcuna delle problematiche fondamentali e della letteratura corrispondente; dall'altra si è mirato a formulare e documentare in termini chiari una problematica che è di primaria importanza anche per la questione della cosiddetta «separazione» delle strade.
Questo volume di Udo Schnelle è un’introduzione alla vita e al pensiero di Paolo, oltre che alle singole lettere considerate dalla prospettiva dell’occasione in cui vennero scritte, e approfondite per il loro pensiero in rapporto alle diverse fasi della concezione di vangelo che Paolo andò sviluppando. Intento dell’autore è di mostrare come la figura di Paolo sia tanto eterogenea quanto pronta ad adattarsi alle situazioni che si trova ad affrontare, e come questa capacità di adattamento consenta a Paolo di delineare nuovi universi di senso che vanno al di là della congiuntura che li ha dettati e che non si lasciano esaurire in classificazioni univoche e riduttive. Ne risulta un Paolo pensatore che non teme il paragone con i filosofi della sua epoca.