Data di pubblicazione: Novembre 2013
DISPONIBILE : NON AL MOMENTO
€ 40,00
DESCRIZIONE: Se dovessimo indicare alcuni punti forti di questo libro che presentiamo al lettore italiano, potremmo innanzitutto affermare che esso ha il merito di mettere a tacere coloro che hanno pensato che, su Pascal, tutto sia stato detto. Senza alcun dubbio, Pascal è un classico con cui per secoli si sono misurate legioni di lettori, di studiosi e di pensatori. Ma, appunto perché classico, continua a dialogare con chi lo studia, ora ponendo nuovi problemi, ora fornendo nuove soluzioni, ora sollecitando nuove ipotesi di lavoro. In questa prospettiva, Philippe Sellier – uno dei più grandi maestri di studi pascaliani – da decenni ci va ricordando che nel pianeta Pascal esiste una zona d’ombra non esplorata a sufficienza: la letteratura critica pascaliana, fortemente attirata dalle Lettere Provinciali o dai Pensieri, ha sostanzialmente sottovalutato il Pascal degli scritti spirituali. È questo sentiero a essere battuto e approfondito nel volume raccogliendo il frutto di una ricerca decennale che qui appare come una ricca composizione orchestrale capace di fondere in armonia le molteplici parti musicali. A emergere è un Pascal modernissimo pensatore che agita in modo stupefacente problemi e concetti non lontani dalla sensibilità culturale che prenderà forma nel Novecento con la crisi della Modernità: esalta i motivi dell’umanesimo, della razionalità, dell’immanenza, e, al contempo, cade nella prostrazione di chi non ha più una stella polare e va alla deriva in un mare infinito. Solo così si perviene alla morale cristiana, dove i contrari coincidono, la grandezza e la miseria dell’uomo si spiegano e si conciliano.
COMMENTO: Uno studio sul pensiero di Blaise Pascal (1623-1662) e dei laici di Port-Royal, giansenisti dediti alla cultura e alla meditazione, da parte di uno dei maggiori esperti del filosofo francese.
PHILIPPE SELLIER è professore emerito all’Université de Paris-Sorbonne. Direttore di quattro collane presso l’editore Honoré Champion, Sellier è uno dei più autorevoli protagonisti del dibattito internazionale sugli aspetti letterari, teologici e filosofici del XVII secolo in Francia. Autore di volumi su Agostino, Pascal e Port-Royal, ha curato l’edizione di B. Pascal, Pensées, opuscules et lettres (Paris 2011).
MARIA VITA ROMEO insegna Filosofia morale ed Etica della comunicazione all’Università di Catania e dirige la rivista di etica «Quaderni leif». Tra le sue recenti pubblicazioni: Il re di concupiscenza. Saggio su Pascal etico-politico (Milano 2009); Coscienza e responsabilità: Hegel e Croce lettori di Pascal (Catania 2011); Note etico-politiche nel “Gesuita Moderno” di Gioberti (Catania 2011); Il soggetto all’alba della modernità (Catania 2012); Descartes: la “générosité” come simulacro della carità (Catania 2012); I dubbi sul cogito di Descartes (Catania 2013). Per Morcelliana ha tradotto e curato: J. Mesnard, Sui “Pensieri” di Pascal (2011).
DESCRIZIONE: Se dovessimo indicare alcuni punti forti di questo libro che presentiamo al lettore italiano, potremmo innanzitutto affermare che esso ha il merito di mettere a tacere coloro che hanno pensato che, su Pascal, tutto sia stato detto. Senza alcun dubbio, Pascal è un classico con cui per secoli si sono misurate legioni di lettori, di studiosi e di pensatori. Ma, appunto perché classico, continua a dialogare con chi lo studia, ora ponendo nuovi problemi, ora fornendo nuove soluzioni, ora sollecitando nuove ipotesi di lavoro. In questa prospettiva, Philippe Sellier – uno dei più grandi maestri di studi pascaliani – da decenni ci va ricordando che nel pianeta Pascal esiste una zona d’ombra non esplorata a sufficienza: la letteratura critica pascaliana, fortemente attirata dalle Lettere Provinciali o dai Pensieri, ha sostanzialmente sottovalutato il Pascal degli scritti spirituali. È questo sentiero a essere battuto e approfondito nel volume raccogliendo il frutto di una ricerca decennale che qui appare come una ricca composizione orchestrale capace di fondere in armonia le molteplici parti musicali. A emergere è un Pascal modernissimo pensatore che agita in modo stupefacente problemi e concetti non lontani dalla sensibilità culturale che prenderà forma nel Novecento con la crisi della Modernità: esalta i motivi dell’umanesimo, della razionalità, dell’immanenza, e, al contempo, cade nella prostrazione di chi non ha più una stella polare e va alla deriva in un mare infinito. Solo così si perviene alla morale cristiana, dove i contrari coincidono, la grandezza e la miseria dell’uomo si spiegano e si conciliano.
COMMENTO: Uno studio sul pensiero di Blaise Pascal (1623-1662) e dei laici di Port-Royal, giansenisti dediti alla cultura e alla meditazione, da parte di uno dei maggiori esperti del filosofo francese.
PHILIPPE SELLIER è professore emerito all’Université de Paris-Sorbonne. Direttore di quattro collane presso l’editore Honoré Champion, Sellier è uno dei più autorevoli protagonisti del dibattito internazionale sugli aspetti letterari, teologici e filosofici del XVII secolo in Francia. Autore di volumi su Agostino, Pascal e Port-Royal, ha curato l’edizione di B. Pascal, Pensées, opuscules et lettres (Paris 2011).
MARIA VITA ROMEO insegna Filosofia morale ed Etica della comunicazione all’Università di Catania e dirige la rivista di etica «Quaderni leif». Tra le sue recenti pubblicazioni: Il re di concupiscenza. Saggio su Pascal etico-politico (Milano 2009); Coscienza e responsabilità: Hegel e Croce lettori di Pascal (Catania 2011); Note etico-politiche nel “Gesuita Moderno” di Gioberti (Catania 2011); Il soggetto all’alba della modernità (Catania 2012); Descartes: la “générosité” come simulacro della carità (Catania 2012); I dubbi sul cogito di Descartes (Catania 2013). Per Morcelliana ha tradotto e curato: J. Mesnard, Sui “Pensieri” di Pascal (2011).