Una lezione di moralità politica e sulla felicità nei suoi rapporti con la libertà e la virtù. Con tono acceso e partecipato, Seneca risponde alle accuse di avere accumulato ingenti ricchezze grazie all'amicizia del principe, e chiarisce come sia possibile per il saggio mantenere la libertà dello spirito in un regime autocratico e di come anche il sovrano debba attenersi a regole di correttezza. Perché proprio il rispetto della libertà è componente essenziale dell'esercizio del potere e della felicità.
Seneca terminò di scrivere questa sua opera nel 64 d.C. quando, come lui stesso dice, "la vecchiaia lo incalzava alle spalle" e, caduto in disgrazia presso Nerone, aveva dovuto lasciare la vita politica attiva. Le "Questioni naturali" - divise in otto libri, ciascuno dedicato a un argomento particolare - intendono fare il punto su quanto la ricerca scientifica ha assodato fino a quell'epoca e di ogni fenomeno preso in esame si dà una descrizione, se ne enumerano cause ed effetti, se ne riportano le diverse interpretazioni, tracciandone la storia. Ma non mancano neppure i riferimenti d'ordine morale: si denuncia, infatti, la corruzione del tempo, si esorcizza la paura della morte con la conoscenza scientifica, si annuncia un diluvio universale.
Una delle più fosche tragede dell'antichità si consuma nella casa maledetta delle Atridi: due fratelli, Tieste e Ateo - tiranno di Micene - si odiano per la sete di potere. Tieste torna in città lusingato dalle promesse di pace del fratello che invece, istigato dall'ombra di Tantalo, liberato dall'Ade dalle Furie, gli servirà subdolamente come pasto riconciliatore le carni dei figli. Una tragedia che ha suscitato al tempo stesso orrore e torbida attrazione in tutte le epoche; una spaventosa metafora dell'abiezione in cui può cadere chi vive solo per il potere.
Oggi la voce di Seneca è, tra quelle provenienti dalla civiltà greco-romana, forse quella che riesce maggiormente congeniale alla sensibilità dell'uomo moderno perché la sua analisi filosofica tocca temi che sono sempre vivi e attuali in quanto riguardano i momenti più importanti della nostra vita: il dolore, l'infelicità, lo scorrere del tempo, la lontananza e l'impossibilità di conoscere un Dio nascosto, la fugacità della gioia e delle passioni umane, la missione che ognuno di noi è chiamato a compiere nella vita in piena consapevolezza. Introduzione di Luca Canali.
La morale stoica di Seneca si incentra sulla convinzione che il saggio è superiore a ogni avversità della vita: egli non è toccato dai colpi del caso, né dalle offese degli uomini. Tranne che per la mortalità, il saggio è simile a un dio. La fermezza gli permette di superare ogni difficoltà, ma egli non deve mai cessare di combattere per temprare la propria anima. Ma la vera natura del saggio è la ricerca della verità e per conseguirla è bene che il saggio lasci la mondanità e conduca vita ritirata.
Questo volume presenta al lettore tutto ciò che Seneca ha scritto in prosa e in poesia. L'introduzione di Giovanni Reale è una vera e propria monografia in cui vengono spiegate le novità del neostoicismo senecano e la struttura concettuale che ne sorregge i messaggi.