"Con questo mio libro, non intendo ripetere quanto ho scritto in altri volumi segnalati specialmente nella bibliografia. Semmai vorrebbe essere una guida ai miei studi di base. Mi rendo conto che il campo biblico-mariano, come ogni altro tema della Divina Scrittura, è sterminato. Non mi illudo di aver detto tutto: sarebbe una presunzione imperdonabile! Semplicemente voglio condensare in queste pagine i contenuti dei miei 55 anni di insegnamento al "Marianum" e altrove. E così sottopongo i risultati del mio lavoro al doveroso discernimento di fratelli e sorelle, con me chiamati al servizio della Parola nell'assemblea ecclesiale."
Per gli orientamenti pastorali del decennio 2010-2020, la Conferenza Episcopale Italiana offriva alcune linee di fondo da perseguire nell'arte delicata e sublime dell'educazione alla fede. Tale è l'istanza primaria assunta dai nostri Vescovi per il secondo decennio del secolo appena iniziato. Il testo-guida, reso pubblico il 4 ottobre 2010, ha per titolo Educare alla vita buona del Vangelo. Contestualmente il V Convegno Ecclesiale Nazionale, tenuto a Firenze dal 9 al 13 novembre 2015 sul tema In Gesù Cristo il nuovo umanesimo, è tornato sulla "emergenza educativa". Il Volume intende offrire un sussidio che aiuti a proseguire la riflessione su alcuni contenuti del pregevole testo "Educare alla vita buona del Vangelo". Il tutto è condensato in dodici meditazioni, condotte principalmente su basi bibliche. La Parola del Signore, fiammante e sempre giovane, è l'Unica che non passa.
La presente raccolta si compone di saggi riguardanti alcuni temi rimasti, a mio avviso, piuttosto in penombra nella recente produzione di studi biblici, eppure essenziali per una retta comprensione della fascia dei "Vangeli dell'infanzia". Da qui la decisione di riprendere alcuni miei saggi già editi, relativi sia ai "Vangeli dell'infanzia" sia ad altri argomenti egualmente di natura biblico-mariana. Per ciascun tema, ho aggiunto opportune integrazioni e aggiornamenti. Nel suo insieme, ritengo che l'impianto dell'opera abbia una qualche utilità. Nel bailamme vertiginoso della stampa contemporanea, occorre ritornare anche più volte sugli stessi argomenti. E spero che tale proposta possa incontrare l'interesse di quanti desiderano conoscere più a fondo aspetti importanti di quanto la tradizione ci ha trasmesso a riguardo dell'incarnazione del Figlio di Dio e del ruolo di Maria, sua madre e prima discepola, "serva del Signore".
Sul filo della testimonianza resa dalle Scritture sante alla Madre di Gesù, Aristide Serra ha pensato di trarre alcune riflessioni che aiutino a ripensare il “Padre nostro” con sensibilità mariana.
Il volumetto, per tutti, oltre che essere un utile sussidio per approfondire sotto l’aspetto biblico-teologico il “Padre nostro” e la figura della Madonna,
si presta anche per le meditazioni nell’Anno della Fede e, in particolare, nel mese di maggio.
L'autore
Aristide Serra, dell’Ordine dei Servi di Santa Maria, è Professore ordinario di Sacra Scrittura alla Pontificia Facoltà Teologica Marianum (Roma). Ha approfondito la figura di Maria dal punto di vista biblico, scrutando in modo particolare le sue radici giudaiche. La sua interpretazione dei testi giovannei (Maria a Cana e sul Golgota) alla luce della letteratura targumica è stata salutata come innovativa. Tra le sue opere ricordiamo: E c’era la Madre di Gesù... (Gv 2,1). Saggi di esegesi biblico-mariana (1978- 1988), (Edizioni Cens - Marianum, 1989); Nato da donna (Gal 4,4). Ricerche bibliche su Maria di Nazaret (1989-1992), (Cens - Marianum, 1992); Le nozze di Cana (Gv 2,1-12). Incidenze cristologico-mariane del primo segno di Gesù (Messaggero, 2009).
Nel presente volume, l'autore rivolge il suo interesse al rapporto che Gesù vuole istituire tra sua madre e il discepolo prediletto, in una comunione inclusiva, a servizio dell'unità della Chiesa, la nuova famiglia fondata da Gesù.
Una interessante lettura della figura di Maria, vista nella sua posizione a cavallo delle due “alleanze”, in quanto Figlia di Sion e Madre del Signore. I dati tradizionali (e devozionali) tipici di Maria (maternità divina e obbedienza) vengono reinterpretati e arricchiti immergendo alcuni significativi passi “mariani” del Nuovo Testamento nel più ampio e fecondo bacino delle scritture veterotestamentarie, giudaiche e patristiche. Ne fuoriesce un’immagine di Maria dai forti connotati teologici e cristologici, perché saldamente ancorata al popolo di Israele, destinatario di una storia della salvezza e di una alleanza che grazie al suo fiat, innestato in quello del Figlio, si è aperta anche agli altri popoli. Maria gioca un ruolo significativo nel passaggio dalla prima alla nuova alleanza in quanto agisce da serva e ancella di Dio unitamente al servo per eccellenza, Gesù Cristo.
destinatari
Studenti, membri di gruppi biblici e credenti interessati ad approfondire la figura di Maria.
l’autore
Aristide Serra, dell’Ordine dei Servi di Santa Maria, è Professore ordinario di Sacra Scrittura alla Pontificia Facoltà Teologica Marianum (Roma). Ha approfondito la figura di Maria dal punto di vista biblico, scrutando in modo particolare le sue radici giudaiche. La sua interpretazione dei testi giovannei (Maria a Cana e sul Golgota) alla luce della letteratura targumica è stata salutata come innovativa. Tra le sue opere ricordiamo: E c’era la Madre di Gesù... (Gv 2,1). Saggi di esegesi biblico-mariana (1978- 1988), (Edizioni Cens – Marianum, 1989); Nato da donna... (Gal 4,4). Ricerche bibliche su Maria di Nazaret (1989-1992), (Cens – Marianum, 1992); Le nozze di Cana (Gv 2,1-12). Incidenze cristologico-mariane del primo “segno” di Gesù (Messaggero, 2009).
Contenuto
Cana, si riconosce, è un episodio programmatico per l’intero quarto vangelo; fornisce la chiave interpretativa più importante per la comprensione dei segni di Gesù. È “un segno preminente”, affermava Origene (+253/254). Eppure si ha l’impressione che «nell’attuale situazione degli studi è molto improbabile che si possa giungere a una soluzione da tutti condivisa». Per scandagliare la portata di questa prima «manifestazione » di Gesù, l’evangelista ispira il suo racconto a due altre grandi «rivelazioni», quella cioè del Monte Sinai e quella del Mistero Pasquale. Questa duplice polarità impressa al «segno» di Cana è già insinuata dalle analogie di struttura sottese ai tre eventi: Sinai-Cana-Pasqua.
Destinatari
Teologi, mariologi, cultori di mariologia, operatori pastorali.
Autore
ARISTIDE SERRA, frate sacerdote dell'Ordine dei Servi di Santa Maria, è dottore in teologia e in Scienze Bibliche. Da diversi anni è docente di Sacra Scrittura al 'Marianum' di Roma. Dedica particolare attenzione alle tradizioni bibliche sulla Madre di Gesù ed è autore di numerosissime pubblicazioni.