La storia di un prestito dato ad usura da un ebreo ad un mercante veneziano e quella del corteggiamento di una splendida dama che sposerà solo l'uomo capace di superare una singolare prova, sono al centro di una delle più brillanti e celebri commedie di Shakespeare. Divisa in cinque atti e composta intorno al 1594, "Il mercante di Venezia" ha conosciuto un'interrotta fortuna fino ai giorni nostri, sia come testo destinato alla rappresentazione che come opera di lettura.
Nel mondo della letteratura, dello spettacolo, della canzone, sono pochi quelli che non si riconoscano debitori a Shakespeare. Si sa che Shakespeare scriveva con una fluidità rapida e leggera, eppure può ben insegnarci a maturare di significato l'ormai vieta espressione "T'amo". "T'amo" cessa di essere una frase per diventare il motivo della nostra vita, il canto dell'usignolo non troncato dal verso dell'allodola, il "giorno nella notte", quello in cui "finisce il mondo", che "senza peso si innalza leggero".
Commedia di grande brio e vivacità, "Le allegre comari di Windsor" mette in scena il corteggiamento di Falstaff a due ricche borghesi di Windsor. L'intraprendente corteggiatore non sa però che alcuni burloni stanno tramando alle sue spalle per farlo cadere in trappola...
Inghilterra, 1939. L'ultimo sovrano per diritto divino, Riccardo II, viene deposto e assassinato. Intorno alla figura dell'ultimo discendente di Riccardo Cuor di Leone e Guglielmo il Conquistatore si crea ben presto un alone di mistero: Shakespeare si propone di rappresentare quell'atmosfera, cercando per essa un'adeguata giustificazione psicologica e una solenne espressione poetica. La leggenda di re Riccardo viene narrata nel quinto dei "chronicle plays" shakespeariani, la cui composizione risale al 1595-1596.
Curata da uno dei maggiori studiosi di Shakespeare, Giorgio Melchiori, l'edizione presenta il testo critico inglese a fronte delle traduzioni eseguite da scrittori come Montale, Luzi, Quasimodo, Wilcock o da insigni specialisti. Un ricco apparato di note accompagna ogni volume. Il terzo tomo de I drammi storici riunisce una parte delle opere appartenenti al genere da Re Giovanni a Enrico VIII.
Curata da uno dei maggiori studiosi di Shakespeare, Giorgio Melchiori, l'edizione presenta il testo critico inglese a fronte delle traduzioni eseguite da scrittori come Montale, Luzi, Quasimodo, Wilcock o da insigni specialisti. Un ricco apparato di note accompagna ogni volume. Le commedie eufuistiche racchiudono la produzione shakespeariana del genere, da La bisbetica domata a Sogno di una notte di mezza estate.