Nell’anestesia generale riusciamo a provare il sentimento di generosità necessario per salvaguardare il pianeta, il nostro Paese, la nostra città, la nostra casa, il nostro cervello? Quali sono i dispositivi economici e ambientali che si possono attuare nelle aree produttive? Quali sono le azioni possibili e concrete per salvarci dalla pulsione distruttiva? Quali sono i progetti da incoraggiare e le ricerche di lungo periodo da promuovere? Quali sono le riflessioni sull'ambiente da comunicare immediatamente ai bambini che avranno vent’anni fra vent’anni?
Una radiografia, un censimento, con due facce: da una parte l'agenda delle cose da farsi subito con tanto di indirizzo e specialità della struttura proposta, e dall'altra un motivo di riflessione in più per le scuole di ogni ordine e grado.
Ci sono in Italia quasi sessantamila complessi scolastici: è da lì che bisogna iniziare. Una radiografia (chi fa cosa e dove e perché) sulle capacità di ragionare, progettare, determinare innovazione del nostro Paese.
La nostra volontà è immaginare (e raccontare) uno scenario di potenzialità con valore e portata culturale internazionali.
Una visione grandangolare: dal sistema del credito finanziario, alla pianificazione dei contenuti della conoscenza, dal territorio alla comunicazione, fra la ricerca dei saperi e le attività economiche e imprenditoriali.