Nella sua Agenda degli Angeli, che si utilizza come un vero e proprio diario, Igor Sibaldi si prefigge due obiettivi. Il primo è quello di guidare il lettore verso la piena comprensione della propria personalità più profonda, attraverso la descrizione dell'Angelo che corrisponde al periodo in cui è nato (come in un oroscopo). Il lettore troverà qui in forma accessibile il suo profilo e i consigli utili per far sbocciare le proprie qualità. Il secondo obiettivo è quello di condurre il lettore verso quel cambiamento radicale che la nostra epoca impone, secondo il calendario angelico.
Dopo aver guidato i lettori alla conoscenza delle più antiche tipologie psicologiche con il Libro degli Angeli, e del proprio io più profondo nel Libro della Personalità, Igor Sibaldi conclude il suo percorso di psicologia esoterica spiegando il rapporto tra il singolo individuo e la civiltà. Per "civiltà" si intende la Civiltà Occidentale, ossia un "io collettivo" soggetto a fasi che si ripetono ogni 72 anni. A che punto siamo oggi?
L'autore ci spiega che gli anni 2006-2012, quelli della Ribellione, coincidono con gli anni tra il 1934 e il 1940, quando è iniziata la Seconda Guerra Mondiale. Che cosa succederà dopo il 2012? Le previsioni apocalittiche sul 2012 sono soltanto un aspetto della "teoria della fine", che da qualche decennio viene elaborata in Occidente da scienziati, filosofi ed economisti. Ciò che davvero sta per finire, in base a tutti gli indicatori, è un tipo di civiltà: un modo di intendere il mondo e l'uomo.
In questo libro, Igor Sibaldi spiega come, perché e quando precisamente finisca una civiltà, e soprattutto come vivere meglio e più intensamente senza di essa. Ciò che chiamiamo "civiltà", afferma l'autore, è in realtà un potente Soggetto Collettivo, che vive e si rafforza a spese della libertà dei singoli individui. Assume molte forme: coppia, famiglia, azienda, partito, religione, Stato, e ciascuna di queste forme determina e danneggia la nostra capacità di ricordare, di amare, di decidere.
Sibaldi analizza in particolare la Civiltà Occidentale, così come si è formata dal 1760 a oggi: ne descrive il carattere, i pregi, i feroci difetti nel loro manifestarsi epoca dopo epoca, in cicli sempre uguali. Mostra come il Soggetto Collettivo abbia facilitato il successo di alcuni, da George Washington a Mussolini, fino a Obama, e la rovina di altri; come abbia "deciso" guerre e destini di popoli; come intervenga quotidianamente nella vita di ognuno di noi. E ne racconta i precedenti: le nascite e i tramonti delle civiltà sono infatti un argomento antico. Già duemila anni fa se ne discuteva appassionatamente. Uscire da questo Soggetto Collettivo è, d'altra parte, più semplice di quanto si creda. Occorre soltanto lucidità, apertura interiore e un po' di coraggio, per scoprire gli orizzonti pratici di un'evoluzione personale, diversa da quella dei moltissimi che le Civiltà trascinano, ogni giorno, via da se stessi.
“Conosci te stesso”, dicevano gli antichi: e la vera autoconoscenza incomincia - secondo Igor Sibaldi - quando ci si accorge che in ognuno di noi vive un io molto più grande di quello che, nella vita quotidiana, riusciamo a esprimere. Ed è un io nuovo, entusiasmante, dotato di immensa energia creativa: i Testi Sacri lo [...]“Conosci te stesso”, dicevano gli antichi: e la vera autoconoscenza incomincia - secondo Igor Sibaldi - quando ci si accorge che in ognuno di noi vive un io molto più grande di quello che, nella vita quotidiana, riusciamo a esprimere. Ed è un io nuovo, entusiasmante, dotato di immensa energia creativa: i Testi Sacri lo chiamano il “Figlio dell’uomo”, perché davvero costituisce un’ulteriore fase evolutiva dell’umanità. Ciò che lo nasconde ai nostri occhi sono i traumi, i condizionamenti che abbiamo subìto fin da bambini, le nostre obbedienze agli altri, la paura di lasciarci alle spalle ciò che per gli altri è “normalità”. Per scoprire e imparare a essere questo io straordinario, occorre una psicologia anch’essa radicalmente nuova, che insegni non tanto a risolvere quanto piuttosto a superare i nostri problemi più profondi e ciò che li ha determinati: non, cioè, ad adattarsi, a rassegnarsi al mondo così com’è, ma a comprenderlo e a cambiarlo. Prendendo come punto di partenza le più audaci ipotesi junghiane, Sibaldi costruisce e spiega questa psicologia del cambiamento: individua le “funzioni”, le capacità fondamentali della mente e della personalità (quelle da cui dipende ciò che comunemente si chiama “il nostro destino”), indica il modo di ridestarle, di liberarle e, soprattutto, di guardare al di là di ciascuna di esse - verso quelle superiori forme di energia psichica attraverso le quali noi stessi scegliamo cosa far accadere nella nostra vita, e cosa no. Esplorare così le vie che, all’interno della nostra psiche, dietro i nostri pensieri e sentimenti, conducono verso quell’io più grande, è d’altra parte il compito che da sempre si sono proposte le grandi religioni: Sibaldi trova in queste ultime i suoi veri maestri, riscoprendone le idee nei testi originali, e trasformando ciò che solitamente è puro “oggetto di fede” in stimolo a una concretissima analisi delle potenzialità della psiche. Da qui il suo stile, al tempo stesso estremamente razionale e fortemente caratterizzato da elementi di immaginazione, di mito.
Senza rendercene conto, nel corso degli anni diventiamo adulti rischiando di soffocare la parte geniale e infantile di noi, e tutti i desideri più profondi che animano la nostra esistenza. Attraverso un racconto che affonda le radici nel mito, questo libro ci guida alla riscoperta del nostro Bambino interiore, e alla rinascita della parte migliore di noi. Per questo l'autore narra di Dei e di uomini coinvolti in vicende atroci: storie di genitori che tradiscono i figli, e di figli che lottano per non morire, o per rinascere - o che, semplicemente, si arrendono per sconforto o per amore. Nelle storie sacre greche ed ebraiche (da Tantalo fino a Cristo) si rivela una struttura fondamentale della personalità: la tensione tra l'io e il Bambino interiore. La perdita di quest'ultimo distrugge ogni senso di originalità e di libertà, e atrofizza quella forza di desiderare e di crescere di cui il Bambino è simbolo. Come si manifesta la sindrome? Come si può guarire da questa nevrosi? Invece di costruire ipotesi interpretative, l'autore narra quali furono i sentimenti e le riflessioni di Zeus sul crimine di Tantalo. Racconta perché Minosse costruì il Labirinto, e che cosa provava nel Labirinto suo figlio, il Minotauro, ingiustamente ritenuto crudele e mostruoso. E delinea la "terapia" della sindrome del figlicidio nel mito di Demetra, che si ribella all'Olimpo per ritrovare la sua Bambina rapita.
La presenza di un gatto in famiglia non è importante solo per il benefico influsso di un pezzetto di natura selvaggia (o quasi) in casa, per contrastare lo stress o far crescere i bambini in modo più equilibrato. Questo libro mostra i benefici del gatto su autostima e self-control, sullo sviluppo della creatività, dell'attenzione all'ambiente e agli altri "umani", e addirittura sull'accettazione delle gerarchie famigliari. Il volume contiene un contributo di Igor Sibaldi sul "gatto-maestro" dal punto di vista dell'antropologia e della teologia.
In questo audio-libro Igor Ribaldi insegna ad incontrare i propri spiriti guida, quelle funzioni trascendenti della nostra coscienza che in noi dirigono la crescita interiore e l'impiego dei nostri talenti. Sibaldi ha ricostruito questo antico tracciato di iniziazione, individuandone le leggi e le forze operanti.
Il libro del discepolo Giovanni, riscoperto nel suo testo originale greco, continua a suscitare stupore, come quando apparve 1800 anni fa. Innanzitutto, era Giovanni l'autore? Il libro appare in realtà come opera di una donna: forse Maria Maddalena? Considerato il primo dei Vangeli, l'ispiratore di tutti i successivi, questo testo sottolinea l'importanza della sete di conoscenza, auspica la costruzione di una meravigliosa salute mentale e fisica, sottolinea il dovere di compiere miracoli per trasformare completamente la propria esperienza e il mondo intorno. La tecnica di interpretazione di Igor Sibaldi è quella del dialogo diretto con gli "Spiriti del Libro".