"San Pio X, nato nel 1835 e scomparso cento anni or sono, è stato il grande Papa riformatore. Fino a oggi la stragrande maggioranza degli storiografi ha offerto un'immagine parziale del suo operato, mettendo a fuoco prevalentemente la sua azione antimodernista e antiliberale. Lo stereotipo predisposto per Papa Sarto si sintetizza in poche parole: un Pontefice intransigente, proveniente da un'esperienza pastorale e non diplomatica e non intellettuale, formatosi alla teologia "manualistica" senza una ricerca e una rielaborazione personale. In realtà la sua figura è più complessa, più colta, più completa, spiritualmente più profonda di quello che si vuol far credere e definirlo un intransigente tout court è storicamente errato". La prima biografia completa, basata sugli scritti del Papa che volle riformare la Chiesa e indicare al mondo che l'unica strada di salvezza era "guardare a Cristo". Cristina Siccardi ci conduce alla scoperta di una personalità tutta da riscoprire e sorprendentemente moderna, capace di parlare, al di là delle ideologie, anche all'uomo d'oggi.
Non sono frequenti le coppie di sposi perfettamente riuscite che sappiano anche distinguersi per l'armonia e la capacità di prodigarsi, con i medesimi intenti, per il bene del prossimo. Fra esse è da annoverare quella composta da Tancredi Falletti di Barolo, ultimo erede di una famiglia fra le più importanti d'Europa, e dalla vandeana Juliette Colbert de Maulévrier. Tancredi, eccellente pedagogo, aprì il primo asilo infantile in Italia, e, in qualità di Decurione e Sindaco di Torino, realizzò imprese grandiose per il "bene comune"; Juliette si occupò particolarmente delle carcerate e contribuì in modo determinante alla riforma delle carceri in terra subalpina. Da laici fondarono, fatto raro nella Storia della Chiesa, due congregazioni religiose: le Suore di Sant'Anna e le Figlie di Gesù Buon Pastore. Già in vita erano chiamati "padre e madre dei poveri", ottenendo così quel titolo genitoriale che la natura aveva loro negato. Fede, Speranza e Carità sono state le coordinate costanti del loro vivere. Con i loro trentadue anni di vita comune, in cui tutto veniva condiviso, nulla celato e ogni cosa era messa al servizio di Dio, Tancredi e Juliette offrono una lezione esemplare e quanto mai necessaria alle sempre più confuse e squilibrate unioni di oggi e dimostrano che, con un impegno ispirato e una volontà determinata, si può davvero cambiare il mondo.
«La fede e la carità resero Pier Giorgio Frassati attivo e operoso nell’ambiente in cui visse, in famiglia e nella scuola, nell’università e nella società; lo trasformarono in gioioso ed entusiasta apostolo di Cristo, in appassionato seguace del suo messaggio e della sua carità. Il segreto del suo zelo apostolico e della sua santità è da ricercare nell’itinerario ascetico e spirituale da lui percorso; nella preghiera, nella perseverante adorazione, anche notturna, del Santissimo Sacramento, nella sua sete della parola di Dio, scrutata nei testi biblici; nella serena accettazione delle difficoltà della vita anche familiari; nella castità vissuta come disciplina ilare e senza compromessi; nella predilezione quotidiana per il silenzio e la “normalità” dell’esistenza».
Giovanni Paolo II
Cristina Siccardi, laureata in lettere moderne con indirizzo storico, ha collaborato con La Stampa, La Gazzetta del Piemonte, Il Nostro Tempo, La Voce del Popolo, L’Osservatore Romano, Avvenire e con emittenti radiofoniche
e televisive. Specializzata in biografie, con le Edizioni San Paolo ha pubblicato tra gli altri: Pier Giorgio Frassati. Modello per i cristiani del Duemila (2002); Santa Rita da Cascia e il suo tempo (2004); Fratel Silvestro. La vite di Dio (2006).
Madre Teresa di Calcutta, avvolta nel suo sari bianco e azzurro, ha portato amore e conforto ai più poveri tra i poveri, cercando sempre il Cristo sofferente tra i malati, i nullatenenti e i diseredati. Nata e cresciuta a Skopje, nel 1928 entrò nelle Suore di Loreto e l'anno successivo giunse in India. Nel 1946 ricevette "la chiamata nella chiamata": "Sentivo che il Signore mi chiedeva di rinunciare alla vita tranquilla all'interno della mia congregazione religiosa per uscire nelle strade a servire i poveri". Nel 1950 fondò quindi le Missionarie della Carità e iniziò ad assistere indigenti, moribondi e lebbrosi. Grande amica di Giovanni Paolo II, nel 1979 ricevette il Premio Nobel per la pace, a motivo del suo impegno e del rispetto per il valore e la dignità di ogni singola persona. È stata proclamata beata nel 2003 ed è in corso il processo di canonizzazione.
"È la prima volta nella storia della Chiesa che un Concilio divide invece di unire; è la prima volta nella storia della Chiesa che un Concilio crea problemi invece di risolverli. Cercando di inglobare il mondo moderno nella Chiesa, i suoi membri ne sono rimasti umanamente imbrigliati con contraddizioni, dubbi, errori propri della modernità". (C. Siccardi)
Rita da Cascia (1381-1457) ha attraversato tutte le dimensioni femminili e ha fatto della sua esistenza un capolavoro cristiano. Le grazie e i miracoli che compie da 500 anni sono innumerevoli e continuano a essere registrati nel monastero dove visse. Per sua intercessione migliaia di persone sono state salvate nel corpo e nell'anima con guarigioni e conversioni straordinarie e per questo in tutto il mondo è conosciuta come "la santa degli impossibili".
Don Bosco è uno dei santi più celebri e più fraintesi della storia della Chiesa. Anche se di certo non mancano i libri che parlano di lui, raramente la sua figura e, soprattutto, la sua spiritualità sono presentate in modo corretto e completo. Come Cristina Siccardi dimostra attingendo alle ricchissime fonti primigenie - le più attendibili in assoluto -, egli visse sempre di "sogni", cioè fu continuamente visitato dal Divino, perché chiamato a realizzare un grande progetto nel quale la dimensione soprannaturale e quella naturale dovevano toccarsi e che avrebbe condotto i ragazzi "peggiori" a divenire degli "onesti cittadini e dei buoni cristiani" (nel senso in cui il Santo intendeva tali qualità e che il libro svela fino in fondo). Quello che emerge da queste pagine non è dunque il "santo sociale" ideologicamente impostato, non è il "manager" così in voga negli anni '70 e '80, non è il precursore della moderna psicologia, né tanto meno del Concilio Vaticano II, ma un uomo fatto di cielo e di carità, che si adopera per instaurare il Regno di Dio sulla terra. Uno straordinario sacerdote che lottò indefessamente, seguendo gli indirizzi della Tradizione e usando gli strumenti della dialettica e della carta stampata, contro errori ed eresie, contro il liberalismo e la Massoneria, difendendo con coraggio, passione e determinazione la fede cattolica e la sua Chiesa.
Ildegarda di Bingen è vissuta in Germania nel XII secolo. È chiamata la Sibilla del Reno e la profetessa teutonica già da quando era in vita per le sue doti particolari: profetessa, teologa, letterata, musicista, botanica, erborista... L’elenco delle opere scritte da Ildegarda è lungo e variegato: scrisse diversi trattati di filosofia, teologia, morale, agiografia, scienza, medicina, cosmologia; compose liriche, e musica che oggi si va riscoprendo e intrattenne un fitto scambio epistolare con numerosi alte personalità di tutta Europa. Attingeva le sue straordinarie conoscenze a una ricchissima cultura infusa. Scrisse sempre in latino, e non lo aveva mai studiato.
Il ruolo di Ildegarda, che fondò monasteri e fu missionaria predicatrice, con i suoi consigli e con i suoi severi e rigorosi ammonimenti, indicò la via, anche agli uomini di Chiesa, sciogliendo anche i dubbi di chi vacillava. Interpellava le alte personalità della stessa Chiesa e dell’Impero ricordando i loro compiti, le loro responsabilità davanti a Dio, prima ancora che davanti agli uomini. Veniva interpellata anche per tenere prediche contro le eresie del tempo. Si conservano dei documenti, per es. il Vescovo di Chartres, 1120-1180 parla di Ildegarda in una lettera del 1167 e fa allusione alla grande fiducia che ha nei suoi confronti papa Eugenio III (1153).
Nel 1979, in occasione dell’VIII centenario della morte di questa santa tedesca, i vescovi della Germania indirizzarono a Giovanni Paolo II e alla Curia romana che le venisse conferito il titolo di Dottore della Chiesa. Oggi divenuto realtà grazie all’interesse di Benedetto XVI.
Autrice
Cristina Siccardi, nata a Torino nel 1966, è sposata e ha due figli. Laureata in lettere con indirizzo storico, è specializzata in biografie. Ha scritto per La Stampa, La Gazzetta del Piemonte, il nostro tempo, Avvenire, L’Osservatore Romano e collabora con diverse riviste culturali e religiose, fra cui il Timone. È membro delle Accademie Paestum, Costantiniana, Ferdinandea, Archeologica italiana. Fra le sue numerose opere, circa quaranta: Giulia dei poveri e dei re. La straordinaria vita della marchesa di Barolo (1998); Madre Teresa. Tutto iniziò nella mia terra (2010); Nello specchio del Cardinale John Henry Newman (2010). Con Paoline ha pubblicato: Elena. La regina mai dimenticata (20022); Giovanna di Savoia. Dagli splendori della reggia alle amarezze dell’esilio (2002); Mafalda di Savoia. Dalla reggia al lager di Buchenwald (2007); Paolo VI. Il papa della luce (2008). Dal suo studio dedicato alla principessa Mafalda è stata tratta la fiction per Canale 5 Mafalda di Savoia. Il coraggio di una principessa, prodotta da Angelo Rizzoli e diretta dal regista Maurizio Zaccaro.
Descrizione
Un viaggio attraverso la vita di Albino Luciani, divenuto Giovanni Paolo I (1912-2012): l’infanzia a Canale d’Agordo (BL), con i ricordi di prima mano della nipote Pia Luciani; ma anche con le testimonianze rimaste dei fratelli Edoardo ed Antonia. Infanzia umile e semplice come fu sempre, formazione sacerdotale robusta e profonda che lo condurrà all’ordinazione il 7 luglio 1935. I primi anni di sacerdozio nella terra agordina, i più belli della sua vita. Per dieci anni vicerettore del seminario di Belluno, a stretto contatto con gli amati chierici. Temperamento versatile: intelligente, sereno, memoria prodigiosa; divenne professore di filosofia, di diritto canonico, di arte sacra, di storia, patristica, sacra eloquenza, catechetica. Fu uomo di profonda cultura, attraverso la quale trasmetteva la Verità. Poi il difficile periodo da patriarca di Venezia (1969-1978), durante le contestazioni studentesche e operaie, periodo nel quale si avvide del nefasto influsso massonico sia nella finanza sia anche dentro le maglie della Chiesa. Umile e amabile, Papa Luciani era comunque dotato di fermezza e di coraggio, come ricordano i testimoni. Morì, in circostanze ancor oggi non accertate, lasciando un grande vuoto, nonostante i soli trentatré giorni del suo indimenticabile pontificato.
Punti forti
• Centenario 17 ottobre 2012.
• La spiritualità del sacerdote, del vescovo, del patriarca, del Papa Luciani.
• La vita di un amabile servìtore della Chiesa con umiltà e nella verità, raccontata anche attraverso testimonianze.
Destinatari
• In particolare, giovani e adulti che non hanno avuto modo di conoscerlo, tanta è stata breve la sua comparsa sulla scena mondiale della Chiesa.
Autrice
Cristina Siccardi, nata a Torino nel 1966, è sposata e ha due figli. Laureata in lettere con indirizzo storico, è specializzata in biografie. Ha scritto per La Stampa, La Gazzetta del Piemonte, il nostro tempo, Avvenire, L’Osservatore romano e collabora con diverse riviste culturali e religiose, fra cui il Timone. È membro delle Accademie Paestum, Costantiniana, Ferdinandea, Archeologica italiana, Bonifaciana. Il 26 novembre 2010 ha ricevuto il Premio Bonifacio VIII della città di Anagni per il volume Paolo VI. Fra le sue numerose opere, più di quaranta, tradotte anche all’estero: Giulia dei poveri e dei re. La straordinaria vita della marchesa di Barolo (19983); Madre Teresa. Tutto iniziò nella mia terra (20102); Nello specchio del Cardinale John Henry Newman (2010). Con Paoline ha pubblicato: Elena. La regina mai dimenticata (20022); Giovanna di Savoia. Dagli splendori della reggia alle amarezze dell’esilio (20022); Mafalda di Savoia. Dalla reggia al lager di Buchenwald (20074); Paolo VI. Il papa della luce (2008); Giovanni Paolo II. L’uomo e il Papa (2011); Giuseppe Cafasso. Un santo del Risorgimento (2011). Dal suo studio dedicato alla principessa Mafalda è stata tratta la fiction per Canale 5 Mafalda di Savoia. Il coraggio di una principessa, prodotta da A. Rizzoli e diretta dal regista M. Zaccaro.
Esistono molte "ermeneutiche" sulla terza parte del segreto di Fatima. Dal 2000, con la sua pubblicazione (completa?), si sono addirittura moltiplicate: sembra che ognuno, anche dentro la Chiesa, abbia la propria; il mistero, così, è stato ammantato di "giallo". Il vaticanista Giuseppe De Carli, autore di un libro che aveva l'intenzione di porre fine alle polemiche, prima di morire disse chiaramente che il segreto di Fatima rimane aperto. Questo libro intende mostrare la strada per uscire dalla fuorviante lettura del semplice intrigo: la Signora di Fatima parlò della Passione della Chiesa, riconosciuta dallo stesso Benedetto XVI. Le apparizioni di Fatima vennero annunciate già nel XV secolo in Casa Savoia, le cui profezie sono custodite nell'archivio di un monastero domenicano di Alba (CN). Attraverso questo studio si potrà comprendere come la Madonna di Fatima pianse sulla Chiesa martire dei suoi nemici, ma anche di se stessa, come era già accaduto a La Salette. Allora si comprenderà che la crisi della Chiesa, legata a doppio nodo con le sorti del mondo, troverà la sua risoluzione solo nel ritorno alla purezza della Fede.