La dissoluzione dell'URSS ha gettato la Russia in una vera crisi d'identità. Proprio quando sembrava che finalmente stesse uscendo dalla crisi economica interna e risolvendo i rapporti esterni, è arrivata una crisi globale che rischia di complicare anche quella ricerca d'identità così critica per un paese ancora diviso tra Oriente e Occidente. Il volume passa in rassegna i rapporti con gli USA e l'Unione Europea, inclusa la breve guerra della Georgia, esamina la complessità e pericolosità dell'area caspica, proprio ai confini dell'UE, e analizza il "rapporto privilegiato" Italia-Russia. La gravita dell'impatto della crisi serve anche a dare un'idea della problematicità dell'economia russa. Segue un'analisi dei rapporti tra Russia, Asia, Africa e America Latina, del problema energetico e di quello non meno cruciale del percorso di oleodotti e gasdotti, e dei rapporti di Mosca con organismi internazionali e con la NATO. Indubbiamente le relazioni con questo paese sono difficili, ma assumere che si stia tornando alla guerra fredda può risultare fuorviante. Manca infatti un fattore essenziale, che fu alla radice della guerra fredda: l'ideologia marxista, che si voleva imporre ad altri, e che a sua volta aveva un potere d'attrazione nell'Occidente capitalista.