"Scoprire la nostra capacità di trasformare ogni esperienza negativa nel suo opposto. «Mai come in questa epoca storica l'umanità si trova in una condizione di disorientamento e impotenza di fronte a mutamenti di portata epocale e di difficile comprensione. Cambiamenti climatici devastanti, flussi migratori, disuguaglianze economiche, epidemie e pandemie, tutto sembra fuori controllo e non si capisce come tutto questo possa trovare risposte e soluzioni. Se l'ambiente non gode di buona salute, gli esseri umani non se la passano meglio. Mentre siamo impegnati a difenderci ogni anno da qualche nuovo virus, trecentocinquanta milioni di persone sono ufficialmente in cura per depressione clinica e le nostre relazioni non vivono un momento di gloria. Dei danni all'ambiente e alla salute, cosi come dell'infelicità a livello individuale non sembra importare molto a nessuno. Nell'attesa e nella speranza che emergano soluzioni utili a migliorare la nostra condizione, la proposta o anche la sfida di questo nuovo libro è ipotizzare che proprio perché è l'uomo e nessun altro ad aver creato queste condizioni, è dall'uomo che dobbiamo ripartire per provare a riparare i danni dentro noi stessi, e invertire la rotta. Chi ha letto i miei libri precedenti sa che la mia convinzione è che esista una precisa corrispondenza tra i problemi che osserviamo nel mondo fisico e quello che ho definito il nostro ecosistema interiore. È arrivato il momento di permettere alle persone di appropriarsi di conoscenze utili a cambiare se stesse e perseguire il diritto a una vita migliore e alla loro stessa felicità.» «È inutile andare a cercare nel mondo quel che non si riesce a trovare dentro di sé.» Tiziano Terzani"
«Quella che stai per leggere è una specie di storia d'amore, o meglio, la condivisione di un innamoramento. L'innamorato sono io e l'amata è la vita. Stiamo insieme ormai da qualche tempo e, a essere sinceri, tra noi non sono sempre state rose e fiori. Abbiamo avuto i nostri contrasti e le nostre incomprensioni, ma in fondo la cosa più difficile è stata capire il modo, a volte incomprensibile, in cui la vita sceglie di amarti. Alla fine credo di avere compreso cosa volesse davvero da me: una resa incondizionata al suo amore, comunque scelga di manifestarlo, perché, contrariamente alle mie pretese, è sempre lei che conduce la danza, in totale autonomia. Tutti noi vorremmo evitare la sofferenza, la separazione e le molte cose spiacevoli che la vita potrebbe mettere sul nostro cammino, ma nulla e nessuno ci può garantire che questo accada. La sola libertà che la vita ci concede è quella di goderci comunque il viaggio, se ne siamo capaci. Quindi ti chiederò di provare a conoscerla più intimamente, e poi di lasciarti andare. L'idea della resa alla potenza della vita può fare paura, ma quando la capisci e la accetti, quello è il momento in cui togli il piede dal freno e cominci a vivere pienamente, in cui diventi capace di amare nello stesso modo i giorni di sole e quelli di tempesta. E finalmente comprendi che ogni giorno è un miracolo.»
«Chi non desidera essere felice? Chi non vuole che le persone che ama lo siano altrettanto? Chi non ha conosciuto almeno una volta nella vita anche un solo istante di felicità, magari, poi, passando gli anni coltivandone il ricordo e la nostalgia? «Perché la felicità appare, ci seduce, ci stordisce e poi se ne va. Per questo cerchiamo di afferrarla, scattando fotografie e girando filmini in ogni circostanza festosa, per condividere tutto con amici, parenti e persone a noi vicine. Questa è una felicità transitoria, sulla quale non abbiamo molte possibilità di controllo. Così rara, a volte, da farci pensare che sia solo una chimera, un intervallo più o meno lungo tra due momenti di non felicità. «In queste pagine, invece, parleremo di una felicità possibile e duratura. Una condizione di maggiore libertà e stabilità emozionale, di pace interiore e di compenetrazione totale con l'universo al quale apparteniamo. E lo faremo esplorando insieme quei meccanismi invisibili e spesso subdoli con i quali siamo proprio noi, e nessun altro, a renderci le cose difficili, allontanandoci da una condizione naturale che è quella di saper godere e gioire di tutto ciò che riempie e rende unica la nostra vita.»