Un gruppo di dirigenti di alcune miniere sarde viene mandato nel 1956 a Cave del Predil (Udine), ai confini con l'Austria, per "salvare" la Raibl, una delle più importanti miniere di zinco e piombo d'Europa, ceduta dal "banchiere del Papa" Bernardino Nogara alla società mineraria Pertusola, appartenente al ramo francese dei Rothschild. I tentativi di imporre una nuova organizzazione del lavoro provocano una lunga e agguerrita resistenza dei minatori, che finirà per costringere il governo a non rinnovare la concessione mineraria alla Pertusola, la quale d'altra parte abbandonerà anche le miniere sarde quando i minatori otterranno i salari più alti già in vigore alla Raibl. Sulla base di una ricca documentazione, il volume tesse insieme le storie della Raibl, di Bernardino Nogara, delegato di Pio XI per l'Amministrazione Speciale della Santa Sede, del figlio Giovanni che dirige la miniera, di Guerrino Gabino che guida i minatori, dei dirigenti della Pertusola abituati in Sardegna a esercitare uno sfruttamento di tipo coloniale, e di Charles Algernon Moreing, un magnate del mondo minerario, che da Londra fornisce i capitali per avviare e sviluppare la Raibl. Fra ricerca e memoria, la dura storia di un'epica lotta sindacale.
Indice : Premessa. - I. Mamma miniera. - II. Nogara: diplomatico, banchiere e vecchio minatore. - III. Il padrone della miniera e l'arcivescovo. - IV. La Raibl, una proprietà inglese. - V. Lavoro e sicurezza in miniera. - VI. Cronache di uno sciopero. - VII. Epilogo. - Indice dei nomi.
Giordano Sivini insegna Sociologia politica nella Facoltà di Economia dell'Università della Calabria. Ha pubblicato di recente "La resistenza dei vinti. Percorsi nell'Africa contadina" (Feltrinelli, 2006) e, negli Stati Uniti, "Resistance to Modernization in Africa" (Transaction, 2007).
La modernizzazione in Africa non ha prodotto sviluppo, ma disgregazione e povertà. È stata dettata dalle esigenze economiche dei governi di difendere le proprie basi sociali urbane ed è stata giustificata dalla visione ereditata dal colonialismo: da una parte la modernità della città, dall'altra l'arretratezza di pastori e contadini. È stata perseguita in maniera autoritaria, a volte violenta, dando per scontato che grandi cambiamenti producono vittime. Giordano Sivini (Trieste 1936) è professore di Sociologia politica presso la Facoltà di Economia dell'Università della Calabria.