La medicina moderna tende ancora a dissociare la guarigione del corpo e quella dello spirito. Di fronte a questa insufficienza, numerose tradizioni mettono in sinergia salute e spiritualità e pongono l'idea di una terapia globale al centro del loro approccio. In occasione di un pellegrinaggio inter-tradizioni nel luogo del risveglio del Budda, a Bodhgaya in India, tre figure importanti della spiritualità moderna hanno scelto di condividere la loro esperienza e confrontare le tradizioni sufi, cristiana e buddista per rispondere a domande fondamentali per affrontare un cammino di guarigione fisica e spirituale: come, attraverso la disciplina dello spirito e il pellegrinaggio interiore, liberarsi delle grandi afflizioni della mente? Di fronte alla malinconia, alla sofferenza emotiva, come possono la preghiera e l'arte divenire degli strumenti terapeutici? Che effetti possiamo aspettarci sulla salute del corpo? Un dialogo sapiente e ricco di suggerimenti, che affronta tutte le questioni fondamentali del rapporto tra uomo e trascendente, dell'uomo con le proprie origini, offrendo risposte straordinariamente attuali.
Faouzi Skali, specialista riconosciuto del sufismo, mettendo a confronto Vangelo, Corano e testi mistici dell'islam, evidenzia il ruolo del maestro-Gesù, che usa "tutti i mezzi per risvegliare il discepolo e suscitare in lui una dimensione d'amore che inglobi tutto il creato", e traccia il ritratto di un Gesù che ci invita alla religione del cuore, oltre le barriere confessionali. Eminenti maestri sufi come Ghazzâli, Rûmi o Ibn 'Arabi hanno visto in Gesù il "Sigillo della santità", così come Maometto è il "Sigillo della profezia". Attraverso gli insegnamenti dei maestri sufi, la figura di Gesù, nel suo rapporto con Maria, il Battista e gli Apostoli, assume tonalità e sfumature di grande coinvolgimento emotivo e spirituale. "Un'opera che si pone nel solco del dialogo interreligioso, antidoto a tutte quelle forme di estremismo che lo impediscono, precludendo ogni forma di conoscenza reciproca" (dalla Presentazione). Il dialogo incessante dei monoteismi ritrova, in questo volume, una delle sue espressioni più belle e attuali.