Il volume ripercorre i primi passi del movimento politico e sociale dei cattolici pisani durante i pontificati di Leone XIII e Pio X (1878-1914), che corrispondono all'ultimo periodo dell'episcopato di Paolo Micallef (1871-1883), all'intero di Ferdinando Capponi (1883-1903) e agli esordi di quello di Pietro Maffi (1904- 1931), dal 1907 cardinale, uno dei più eminenti esponenti della Chiesa cattolica durante il primo trentennio del XX secolo. È il tempo della Rerum Novarum, l'enciclica con cui per la prima volta la Chiesa prese posizione in ordine alle questioni che riguardavano la vita della collettività e fondò la sua moderna dottrina sociale, il cui esponente più noto a livello internazionale fu il prof. Giuseppe Toniolo (1845-1918), che nell'ateneo pisano insegnava dal 1879 Economia politica. Ma è anche il tempo del non expedit, il decreto che dal 1874 impediva ai cattolici italiani di partecipare alle elezioni e in genere alla vita politica dello Stato italiano ed in particolare di creare partiti politici. Il tempo, infine, della lotta antimodernista, quando il magistero romano non solo riteneva possibile la riconquista cristiana della società senza gli strumenti offerti dalla modernità ma che anzi considerava la modernità stessa il principale freno alla restaurazione di Cristo. Pisa era allora una città proletaria, caratterizzata dall'ampia presenza della massoneria e dell'universo 'sovversivo', termine sotto al quale le autorità di polizia erano solite riunire anarchici, repubblicani e socialisti per sottolinearne la natura antagonista all'ordine costituito e dove quindi 'fare politica' per i cattolici era impresa ardua e rischiosa. Si ricostruiscono qui aspirazioni, azioni, organismi, successi e fallimenti di quanti, laici e sacerdoti, pensarono che fosse per la Chiesa pisana un dovere morale e civile «andare verso il popolo».
"Il volume prende in esame la storia della canonica del duomo di Pisa partendo dal collegio dei chierici che almeno dall'età longobarda affiancò il vescovo nel governo della diocesi [...]. La novità di questo studio consiste nel fatto che per la prima volta è stata analizzata l'intera vicenda del Capitolo nelle sue diverse articolazioni e nella complessità dello sviluppo istituzionale. [...] Sono state prese in considerazione le dinamiche inerenti alla sua formazione e organizzazione interna: la fissazione del numero dei canonici, il progressivo intervento esterno nelle nomine, il problema della residenza e del cumulo dei benefici, la provenienza geografica e sociale dei suoi membri, fino a delineare la fortuna ecclesiastica di alcuni di essi, elevati alla dignità episcopale, al cardinalato o addirittura al papato. [...] Il saggio si sofferma sul fondamentale ruolo educativo e culturale rivestito dal Capitolo in città almeno a partire dall'XI secolo, mettendo in evidenza alcune figure di poeti, scrittori, giuristi e docenti che costituivano il nerbo di quella schola cattedrale, principale luogo di formazione culturale prima della nascita dell'università. [...] Una più attenta conoscenza delle nostre radici storiche potrà facilitare ed arricchire una buona ed efficace testimonianza di servizio, stimolando anche ulteriori approfondimenti non solo in sede locale ma anche nel più vasto contesto italiano, ove lavori attenti all'aspetto istituzionale sono ancora piuttosto rari, e significative comprensioni." (Mons. Egidio Crisman)
"Siamo di fronte a un'opera storica che ha fatto dell'accertamento documentario la primaria preoccupazione e che appare costruita attraverso un costante riferimento alle fonti. Essa nasce da una lunga, paziente, sistematica raccolta di risultanze testuali, che comporta un'analoga modalità di accostamento da parte del lettore, chiamato ad affiancare gli autori nel lavoro di progressiva costruzione del mosaico, tessera dopo tessera. Accostare queste pagine è un'esperienza che genera una meraviglia crescente, quanto più si assiste al progressivo trasformarsi di materiali variegati in una unitaria e splendida immagine, nella quale ogni elemento assume - nella sua individualità - una specifica collocazione, e nel contempo precisa e rende più decifrabile l'insieme. Ma non meno straordinaria è la sensazione - che col procedere delle acquisizioni si determina - di aver raggiunto una percezione estremamente sicura dei lineamenti di quell'immagine, tanto da sentirsi come immersi in essa e divenuti in qualche modo di essa compartecipi. La successione dei capitoli è concepita secondo una prospettiva strettamente istituzionale. Ma i problemi, coi quali siamo chiamati a confrontarci, vedendone i concreti riflessi nei personaggi e nelle strutture, sono le grandi questioni che hanno segnato la storia della Chiesa in Occidente (e non solo) tra tarda antichità e medioevo."
“Per il resto,della mia attività di architetto posso dire che ho costruito delle chiese perché, in un certo periodo, hanno avuto più fiducia in me i preti che le pubbliche autorità. Ma nelle chiese, più che il senso del sacro, ho cercato di trasmettere il senso della speranza in cose che si possono realizzare anche sulla terra, speranza, appunto, in una comunità che sappia risolvere in se stessa le proprie contraddizioni.Questo è lo spirito che tiene insieme la mia fama di costruttore di chiese e una fondazione cui ho voluto dare vita che si occupa dei gravissimi problemi dell’emarginazione e dei disagi della città contemporanea”. G.Michelucci
AUTORE Giovanni Michelucci (Pistoia, 2 gennaio 1891 Firenze, 31 dicembre 1990) è stato un architetto,urbanista e incisore italiano.Fu uno dei maggiori architetti italiani del XX secolo, celebre per aver progettato ad esempio la stazione di Firenze Santa Maria Novella e la chiesa dell’Autostrada del Sole.In questo libro si parla di lui come architetto di edifici sacri (anche dei progetti non realizzati), che vengono tutti presentati, descritti ed esaminati in 26 schede che completano il volume.
L’OPERA DI GIOVANNI MICHELUCCI, PROGETTISTA DELLA CELEBRE CHIESA DELL’AUTOSOLE,COME ARCHITETTO DI EDIFICI SACRI.
CURATORI
Stefano Sodi, docente di filosofia e storia presso il Liceo Classico “Galilei” di Pisa e formatore degli insegnanti di storia, è ordinario di Storia della Chiesa presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Niccolò Stenone” di Pisa.Accanto a numerosi saggi di ricerca pubblicati in volume o su riviste come “Studi Storici”,“Rivista di Storia della Chiesa in Italia”,“Bioetica e Società”, ha al proprio attivo varie pubblicazioni didattiche,ultime delle quali Insegnare storia. Riflessioni a margine di un’esperienza di formazione,Pisa 20072 ed il manuale per i Licei Dentro la storia. Eventi, testimonianze e interpretazioni,Messina-Firenze 2008.
Giuseppe Battelli è ordinario di Storia Contemporanea presso l’Università degli Studi di Trieste. Studioso del cattolicesimo italiano nel XIX e XX secolo.Tra le principali pubblicazioni:Giacomo Lercaro.Lettere dal concilio 1962-1965, Bologna 1980; Un pastore tra fede e ideologia. Giacomo M. Radini Tedeschi (1857-1914), Genova 1988; Lorenzo Dilani. Alla mamma (1943-1967). Edizione integrale annotata, Genova 1990; I vescovi italiani e la dialettica pace/guerra. Il percorso di Giacomo Lercaro (1947-1968),in “Studi storici” 45 (2004);curatela di Una storiografia inattuale? Giovanni Miccoli e la funzione civile della ricerca storica,Roma 2005.
Alessandro Melis, architetto, svolge attività didattica a contratto presso la Facoltà di Ingegneria di Pisa.Ha svolto visiting professorship ad Edimburgo, dove attualmente è membro dello staff accademico del master Flow infrastructures, all’interno di workshop coordinati da OMA e da Behnisch Architekten e per la Fachhochschule di Basilea.Nel 2009 è invitato come visiting professor presso università americane ed europee. Ha pubblicato numerosi volumi monografici ed articoli su riviste nazionali ed internazionali ed è membro di redazione di riviste di Architettura come “AND”.È fondatore di Heliopolis 21,affermatosi in numerosi concorsi internazionali anche in partnership con studi come Diener & Diener e Coop Himmelb(l)au.
Ilaria Fruzzetti,architetto,svolge attività di ricerca in ambito storico critico ed è socia dello studio Heliopolis 21.In qualità di membro dello studio,i suoi lavori sono stati esposti alla X Biennale di Architettura di Venezia e pubblicati su riviste come “Progetti e Concorsi”, “l’Arca”, “Ottagono” e nella prestigiosa “GA Documents” di Tokio. Ha curato mostre ed eventi, anche in collaborazione con istituzioni governative come la Pro Helvetia (Svizzera),il Lighthouse Trust Glasgow (Scozia) e la City Design Leadership di Edimburgo.È membro fondatore di riviste di architettura della collana “Architettura delle Province”.