Al centro del racconto la passione adulterina di Edoardo, un italiano che insegna letteratura americana in California, per la sensuale cognata di origini siciliane, Anna, grande amica della moglie Edith. Come già venticinque anni prima nelle "Lettere da Capri", Soldati torna a raccontare di matrimonio e di amore annodati tra due culture diverse, toccando uno dei vertici della sua narrativa in un romanzo dove l'introspezione psicologica si fonde con un intreccio ricco di suspense.
Questo volume raccoglie i cinque principali romanzi di Soldati: "Le lettere da Capri", "La busta arancione", "L'attore", "Lo smeraldo", "La sposa americana". Il ricco materiale conservato nell'archivio della villa di famiglia a Tellaro è stato messo a disposizione del curatore del volume, Bruno Falcetto, e gli ha permesso di costruire una cronologia e delle notizie sui testi attraverso informazioni inedite e documenti di prima mano.
Una lettera misteriosa che arriva da Venezia, un ospite inatteso, un natale che cambia la vita del pio antiquario Ariberto Malcotti, riannodando i fili del presente e del passato. Natale e Satana è il racconto che dà il titolo a questa sorprendente raccolta di storie di Mario Soldati, tutte ambientate nell'atmosfera del natale. Una galleria di personaggi disegnati con acuta ironia e paradossale dolcezza: come la malinconica iride nel suo triste paesino di montagna, la devota Pauline nella parigi del giansenismo, il dolente professor comorio "ultimo torinese" e molti altri che ci appassionano grazie allo stile vivo di un narratore di razza da riscoprire.
In questo volume l'autore racconta i suoi tre viaggi compiuti attraverso tutta l'Italia alla ricerca dei vini genuini, alcuni famosi, altri noti, altri ancora "scoperti" da Soldati stesso. Ma questa non è una semplice guida enologica: è un libro che parla di paesaggi, di uomini, di case, ville e castelli, incontrati e amorevolmente scrutati in un itinerario alla ricerca di una civiltà autentica, legata alla terra e al clima, che ha nel vino uno dei suoi prodotti più sinceri, frutto dell'equilibrio tra natura e cultura.
A pochi anni dalla morte dello scrittore Mario Soldati (giugno 1999), viene proposta un'antologia narrativa tematica su vini, cibi, prodotti tipici. Un viaggio che attraversa l'Italia e che dura decenni nel quale lo scrittore raccoglie appunti, racconti, biografie, aneddoti, descrizioni sui luoghi e i protagonisti della cultura e della produzione enogastronomica del nostro paese. Scorrono i ritratti di vignaioli e di ristoratori, le ricette prelibate di recondite osterie, le indicazioni dei produttori di olio e le descrizioni delle sorgenti di acqua...
Torna un racconto autobiografico di Mario Soldati nella versione originale inedita (la prima edizione, nel 1943, aveva subito la censura). Lo scrittore rivive, in queste pagine ritrovate, una vigilia dell'Epifania: un incontro tra sacro e profano, tra memoria e sentimenti. Prefazione di Cesare Garboli.
"Soldati dà sempre l'impressione di voler fuggire. La fuga è una condizione della sua intelligenza e del suo spirito. Sorpreso, dall'armistizio del settembre 1943, e messo allo sbaraglio per la sua attività politica, dovette fuggire da Roma a Napoli, già occupata dagli Alleati. La fuga è durata dal 14 settembre al 3 ottobre. Prima in treno, poi in bicicletta e la bicicletta, per chi conosce Soldati, è un 'amore di gioventù' sempre felice. Quello che gli capitò in quei giorni, gli uomini che incontrò, e tanti pensieri provati a quelle viste dolorose o a quegli incontri drammatici, si ritrovano adesso nel suo ultimo libro" (Enrico Emanuelli).
"Nei "Racconti del Maresciallo", Mario Soldati compare esplicitamente tra le pagine, nome e cognome, fingendo che le storie che egli riferisce gli siano state raccontate, e forse gli sono state raccontate per davvero, da un amico piemontese di nascita ma padano per trascorsi professionali, il maresciallo dei carabinieri Gigi Arnaudi. Tutte le storie prevedono un esordio rituale: il Soldati e l'Arnaudi seduti a tavola, alla trattoria del Leon d'Oro, o delle Tre Ganasce, o magari al vagone ristorante. Si mangia, si beve, e si racconta. Soldati intinge brillantemente la sua materia gialla in questa saporosa e cordiale zuppa di conversazioni familiari, rinunciando di proposito a modi polizieschi, di tale of terror o anche di novella criminale." (Cesare Garboli)