Il volume raduna scritti che per la maggior parte hanno sofferto a causa della dispersione dei luoghi in cui apparivano: da quelli inclusi nel noto "Saggi sul fantastico" si passa infatti a contributi di carattere programmatico e esortativo, legati all'attività di direttore e consulente di alcune riviste significative, a un gruppo di risposte a inchieste o questionari su temi non solo estetico-letterari ma anche di attualità e di costume, e poi ancora a saggi composti prevalentemente negli anni dell'immediato dopoguerra e dedicati al problema della responsabilità della cultura, e infine scritti di argomento storico-politico, fra cui spiccano le testimonianze su Gramsci e Gobetti.