La prima guerra mondiale è stata il tragico atto di nascita del XX secolo. In genere le opere sulla Grande Guerra, perfino quelle che si vogliono "globali", limitano l'indagine al fronte occidentale; questo volume si presenta invece come una storia complessiva del conflitto e delle sue conseguenze, che dà finalmente spazio a ogni teatro di guerra, comprendendo il fronte orientale e balcanico e gli interventi nei mari e in ambito extraeuropeo (in Asia orientale, nel Pacifico, in Africa), ma soprattutto i fronti interni, con l'ampio coinvolgimento delle popolazioni civili dei paesi belligeranti. Al lettore viene così offerto un quadro approfondito, utile alla comprensione di un fenomeno radicale e di lunga durata, e che oltre all'ambito militare, politico e diplomatico esamina le trasformazioni provocate dalla guerra nei comportamenti sociali, nei rapporti di lavoro o tra i sessi, nel commercio e nella finanza internazionale. Un racconto dalle molte sfaccettature, integrato con cronologie, testimonianze, documenti storici, approfondimenti e illustrato con numerose mappe e fotografie.
La prima guerra mondiale è stata il tragico atto di nascita del XX secolo. In genere le opere sulla Grande Guerra, perfino quelle che si vogliono "globali", limitano l'indagine al fronte occidentale; questo volume si presenta invece come una storia complessiva del conflitto e delle sue conseguenze, che dà finalmente spazio a ogni teatro di guerra, comprendendo il fronte orientale e balcanico e gli interventi nei mari e in ambito extraeuropeo (in Asia orientale, nel Pacifico, in Africa), ma soprattutto i fronti interni, con l'ampio coinvolgimento delle popolazioni civili dei paesi belligeranti. Al lettore viene così offerto un quadro approfondito, utile alla comprensione di un fenomeno radicale e di lunga durata, e che oltre all'ambito militare, politico e diplomatico esamina le trasformazioni provocate dalla guerra nei comportamenti sociali, nei rapporti di lavoro o tra i sessi, nel commercio e nella finanza internazionale. Un racconto dalle molte sfaccettature, integrato con cronologie, testimonianze, documenti storici, approfondimenti e illustrato con numerose mappe e fotografie.
Franz Conrad von Hötzendorf, durante il primo conflitto mondiale, fu il Capo di Stato Maggiore delle armate austro-ungariche. Nel panorama delle personalità direttamente coinvolte nelle origini e negli sviluppi della Prima guerra mondiale Conrad von Hötzendorf non ebbe eguali. Lawrence Sondhaus basa la sua narrazione su fonti d'archivio familiari solo di recente acquisite. Fragile ragazzo con ambizioni d'artista costretto a seguire la carriera militare, instancabile lavoratore con attenzioni quasi religiose nei confronti della famiglia, deciso a comprendere la complessità dell'impero austro-ungarico fino ad apprendere nove lingue, Conrad è stato considerato il più grande militare nella storia dell'Austria dai tempi del Principe Eugenio.
Basil H. Liddell Hart ha scritto di lui: "Nessun altro uomo in Europa ha contribuito all'esplosione del primo confitto mondiale quanto Conrad von Hötzendorf, il Capo di Stato Maggiore delle armate austro-ungariche. Nessuno dimostrò il suo zelo". Di certo, nella costellazione delle personalità direttamente coinvolte nelle origini e negli sviluppi della Prima guerra mondiale la sua stella non ha eguali. Altri Paesi nel periodo prebellico ebbero esperti di tattica propensi all'offensiva a ogni costo, strateghi alle prese con piani di attacco preventivo nei confronti di Paesi vicini, generali che, nell'estate del 1914, compirono gravi errori nello sviluppo dei propri piani di guerra e comandanti che, nel corso del conflitto, perseverarono nelle loro strategie nonostante il complicarsi e il perdurare della guerra. Conrad rivestì tutti questi ruoli.