476d.C.-1492 d.C. Le due date hanno segnato la caduta dell'impero romano d'Occidente e la scoperta dell'America, eventi tradizionalmente intesi come l'inizio e la fine del Medioevo. Un'era che già nel nome sconta una sorta di peccato originario: essere una cesura tra la gloria dell'Antichità e lo sfavillio speranzoso del Rinascimento. Non fu così. Questo saggio si concentra sulla penisola italiana, il fulcro di gran parte delle vicende di quel millennio. L'Italia fu infatti la culla del papato, e al contempo zona di conquiste e cadute di grandi condottieri e imperatori. Divenne in seguito il luogo in cui si manifestò quell'unicum rappresentato dai Comuni. Terra di mercanti, vide il sorgere delle prime banche, innescando un processo divenuto determinante nei secoli successivi. Dalle lame dei barbari che devastarono l'impero, fino agli splendori della magnificenza medicea, questo libro vi condurrà in un mondo popolato da cavalieri, monaci, monarchi, viandanti, giullari e avventurieri. Un mondo solo apparentemente lontano, un lungo periodo della storia umana in cui vennero gettate le basi di ciò che sarebbe divenuto l'uomo moderno.
476 d.C.-1492 d.C. Le due date hanno segnato la caduta dell'impero romano d'Occidente e la scoperta dell'America, eventi tradizionalmente intesi come l'inizio e la fine del Medioevo. Un'era che già nel nome sconta una sorta di peccato originario: essere una cesura tra la gloria dell'Antichità e lo sfavillio speranzoso del Rinascimento... Questo saggio si concentra sulla penisola italiana, il fulcro di gran parte delle vicende di quel millennio. L'Italia fu infatti la culla del papato, e al contempo zona di conquiste e cadute di grandi condottieri e imperatori. Divenne in seguito il luogo in cui si manifestò quell'unicum rappresentato dai Comuni. Terra di mercanti, vide il sorgere delle prime banche, innescando un processo divenuto determinante nei secoli successivi. Dalle lame dei barbari che devastarono l'impero, fino agli splendori della magnificenza medicea, questo libro vi condurrà in un mondo popolato da cavalieri, monaci, monarchi, viandanti, giullari e avventurieri. Un mondo solo apparentemente lontano, un lungo periodo della storia umana in cui vennero gettate le basi di ciò che sarebbe divenuto l'uomo moderno.
Riccardo Cuor di leone, Carlo Magno, Saladino, Roberto il Guiscardo, Braccio da Montone, Giovanna d'Arco sono solo alcuni dei personaggi straordinari raccontati in questo libro. Guide carismatiche, a cui bastava un cenno per determinare il destino di eserciti o addirittura di popoli interi. Allo stesso tempo capi illuminati e feroci, banditi spietati e ammirevoli strateghi, guidati dalla sete di potere e ricchezze o dall'amor di patria: erano i "condottieri", che diventarono un vero e proprio archetipo, dotato di una prepotente forza evocatrice. Chiunque si imbatta nella storia di questi capi temibili, non può fare a meno di immaginare il clangore delle armi e il campo di battaglia su cui si staglia un uomo solo al comando, padrone di quel mondo e delle vite ai suoi ordini. Seguire il filo della loro esistenza "alla ventura", che si dipana nei secoli del Medioevo, significa ripercorrere il sentiero di sangue e acciaio su cui da Bisanzio all'Italia, dalle fredde terre del Nord ai torridi deserti siriani, dalle steppe asiatiche alle paludi europee, all'ombra della croce o della mezzaluna, questi uomini avanzarono a disegnare la mappa di un'era terribile e portentosa.
Di quali argomenti si è servito il papato per giustificare, nei secoli, il proprio esercizio delle armi? Perché la Bibbia e i Vangeli sono divenuti materiale di propaganda per imprese che nulla avevano a che fare con lo spirito? Questo libro ricostruisce tutte le principali guerre scatenate dalla Chiesa di Roma, dalle prime sfide per il potere temporale alla cosiddetta Lotta per le investiture, dai periodi di rivalità con Federico Barbarossa e suo nipote Federico II alla "Cattività avignonese", quando il papato ha affinato la sua strategia, gettando le premesse per il suo "ammodernamento", potenziando allo stesso tempo l'apparato difensivo e militare. Non possono mancare le storie piene di veleni e intrighi delle famiglie più influenti - prime tra tutte i Borgia e i Farnese - che furono capaci di accedere al soglio pontificio, subordinando ai propri interessi la politica militare dello Stato. Tra le figure più rappresentative di questa epopea, che parte da lontano e giunge fino alla seconda metà del XIX secolo con la nascita dello Stato italiano, Giulio II, il papa guerriero per antonomasia. Ma come lui ve ne sono stati molti altri, animati da un desiderio di conquista e di potere simile a quello di imperatori e grandi condottieri.