Il mondo dei giovani è spesso in balia delle proprie pulsioni, agendo frequentemente in modo istintivo e dannoso per se stesso e per la società. Ne derivano situazioni che hanno importanti risvolti psicologici e morali, ma anche conseguenze legali, spesso gravi. Nascondersi dietro la scusa: "Era solo un gioco" non protegge un giovane dall'essere condannato, ad esempio, per maltrattamenti o lesioni personali, così come affermare: "Io guardavo e basta" dall'accusa, ad esempio, di concorso nei reati sessuali. Ecco l'indice degli argomenti: 1. L'abuso di alcool come passatempo e strumento per socializzare 2. L'uso abituale di droghe per sentirsi vivi e per anestetizzare la vita 3. Prestazioni sessuali fra giovanissimi e abusi sessuali di gruppo 4. Le aggressioni a estranei per divertimento e le risse da strada come conferma di aggregazione 5. Il bullismo e il cyberbullismo 6. L'uso irresponsabile dei social: scambio di immagini sensibili e revenge porn 7. Molestie e atti persecutori quando la relazione a due finisce 8. Pornografi a tra giovanissimi e pedopornografia: un bombardamento di genitalità immediata e violenta 9. Condotte di autolesionismo e disprezzo della vita 10. Risvolti psicologici e legali della volontà di cambiare genere Su ciascun tema i due autori, con le loro competenze, spiegano da un lato quali sono le leggi, i reati e le procedure legali e dall'altro quali sono le motivazioni, i problemi e i possibili interventi educativi. Prefazione di Gustavo Pietropolli Charmet.
Sono passati quarant’anni dalla celebre Legge Basaglia, quella che, per tutti, è solo la normativa che ha chiuso i manicomi in Italia. Da allora le strutture presenti sul territorio per ascoltare, sostenere e curare le persone con disagio psichiatrico grave fanno quello che possono: spesso con l’impegno lodevole di tanti professionisti, ma certamente con forti limiti strutturali e senza poter offrire una valida alternativa di vita a chi non riesce più a condurre un’esistenza “normale” e alla sua famiglia.
Era il 2005 quando, nella parrocchia di San Pietro in Sala a Milano, un piccolo gruppo di persone affette da disagio psichiatrico e un gruppo di volontari cominciarono a raccogliersi intorno alla figura di don Domenico Storri. È di questo giovane sacerdote, psicologo e psicoterapeuta, l’intuizione di creare un gruppo di persone in difficoltà all’interno della realtà parrocchiale: luogo di accoglienza e di vita nuova.
Nel marzo 2009 nasce iSemprevivi+onlus, una realtà aperta a tutte le persone e le famiglie che desiderano avere un aiuto. Oggi l’Associazione conta oltre cento persone, tra i venti e i sessant’anni, affette da diversi disturbi psichiatrici, e una cinquantina di volontari, aiutati da un’équipe di psicologi, psichiatri, counselor e educatori professionisti. Nel corso degli anni, sono nati intorno all’Associazione tante attività e iniziative: Il Centro Diurno Adulti, Il Centro di accompagnamento all’adolescenza “Il sorriso di Lollo”, lo Sportello psicologico aperto a tutti e il Progetto Casa…
Prefazione di Nicola Savino.
Oggi i giovani sono spesso additati come persone fragili e bisognose di colmare il vuoto interiore frutto dell'incapacità del mondo adulto di offrire loro una cultura ricca di valori. Ma è proprio così? Da questo volume, dove le riflessioni di Domenico Storri, che nascono dalla sua lunga frequentazione del mondo giovanile, si alternano con i contributi dei giovani stessi, emerge che i giovani sono capaci di relazioni autentiche, che sono in grado di sigillare legami interpersonali significativi e che nel gruppo sono in grado di vivere quello stile di accoglienza e promozione umana che contraddistingue una comunità. La logica del dono, insita in ogni dinamica di reciprocità, è riconoscimento dell'altro e movimento verso qualcuno diverso da se stessi. Occorre aiutare il giovane a inserire nella propria quotidianità la grammatica del "fare qualcosa per l'altro", in modo da riattivare quel senso di trascendenza che dice: «Esco da me stesso». Questo cammino verso una nuova architettura antropologica non può improvvisarsi, necessita di una regola di vita che ne scandisca i tempi e le tappe, ma soprattutto che richieda una verifica periodica.
Domenico Storri, nella sua quotidiana esperienza di sacerdote e psicologo, ha maturato la convinzione che sia essenziale aiutare i giovani a scoprire il significato e le inevitabili ricadute delle proprie azioni. Di fronte a un ragazzo in crisi dobbiamo sempre domandarci se il suo disagio sia solo la conseguenza di ciò che sta vivendo o piuttosto sia sintomatico della richiesta di un significato vero da attribuire alla propria vita. Cercare il senso della vita significa mettersi in cammino verso il raggiungimento di una mèta in grado di trasformare una semplice vita in un'esistenza piena e soddisfacente; far recuperare tale senso profondo ai ragazzi è diventato oggi il compito prioritario di ogni azione educativa. In questo volume, rivolto a genitori, educatori e ai ragazzi stessi, Storri pone l'attenzione su temi quali il coltivare il proprio mondo interiore, l'attenzione all'aspetto simbolico e religioso dell'esistenza, il rispetto verso i genitori prima e i figli poi, l'amore, il senso di responsabilità. Questa sua varietà di argomenti lo rende una valida guida nella ricerca del senso della vita.
Arrossiamo per vergogna o per rabbia, spesso nei momenti più impensati. Magari cerchiamo di nasconderlo ma il corpo ci "tradisce" e rivela i nostri sentimenti. Invece è importante comprendere le emozioni, perché ci svelano una parte istintiva e profonda di noi che spesso non conosciamo. Ci aiutano a capire meglio noi stessi e gli altri. Ci condizionano nelle relazioni interpersonali. Domenico Storri, sacerdote ed esperto psicoterapeuta, ci introduce alla conoscenza delle emozioni e dei sentimenti ad esse legati, un'autentica "esplosione di vita".
Dove si imparano le regole? Perché è importante conoscerle e rispettarle sin da piccoli? Cosa devono fare i genitori per trasmetterle ai figli? Che ruolo hanno la famiglia, gli adulti, la comunità e il gruppo di amici? Crescere un figlio facendogli credere di essere il centro dell’universo, senza
indicargli delle linee guida comuni agli altri ragazzi non lo fa sentire più amato, protetto o rispettato. Senza delle indicazioni chiare su come comportarsi non si conoscono i propri limiti, non si diventa autonomi e non si è facilitati nelle relazioni con il prossimo. Bisogna, quindi, insegnare ai ragazzi, prima di tutto con il buon esempio, il rispetto delle regole perché possano crescere diventando persone serene, equilibrate e indipendenti capaci di scegliere.
L’autore don Domenico Storri è nato a Milano nel 1963 ed è coadiutore presso la parrocchia di San Pietro in Sala a Milano. Psicologo e psicoterapeuta, si è laureato all’Università Cattolica di Milano con una tesi intitolata «Riabilitazione del disagio mentale attraverso la montagna terapia». E’ presidente dell’Associazione Onlus “I semprevivi”, dedicata alla cura del disagio sociale e psichico. Da anni organizza con successo la Scuola dei Genitori in parrocchia.