«"Non si può dire che una cosa è impossibile finché non provi a farla. E se vedi che non ci riesci, allora tenta in un modo diverso", diceva. In questo senso, l'utopia diventa qualcosa che aspetta solo di essere costruito.» Così Simonetta Gola, curatrice di questo libro e direttrice della comunicazione di Emergency, racconta Gino Strada e la sua filosofia di vita, che gli ha permesso di fare la differenza nei territori martoriati dalla guerra e da altre emergenze umanitarie. Le sue parole, i pensieri e il racconto in prima persona di quello che ha visto nel mondo arrivano in modo limpido e sconvolgente a tutti i ragazzi e le ragazze che cominciano a chiedersi il perché delle cose. Dall'infanzia a Sesto San Giovanni e dalla formazione come chirurgo all'impatto con il suo lavoro in un Paese in guerra, fino alla nascita di Emergency e da lì in avanti, tutto il resto della sua vita sempre all'insegna di un sogno: cancellare la guerra dalla storia e garantire a ogni persona il diritto di essere curata. Non arrenderti all'ingiustizia, osserva, vivi, fai domande, immagina alternative. Trova la tua voce, inizia ad agire per un mondo diverso. Puoi? Certo: proprio ora, fra le tue mani, hai l'esempio di una persona che l'ha fatto. Questo è il diario del suo sogno possibile. Età di lettura: da 11 anni.
Il diario dell'esperienza di Gino Strada nei territori di guerra. Per portare avanti la sua eredità e imparare a guardare lontano, in direzione della pace. In queste pagine Gino Strada racconta gli anni di lavoro con Emergency. Riporta esperienze, pensieri e ricordi. Narra la costruzione di ospedali destinati a essere distrutti, racconta in modo commovente dei bambini mutilati da mine progettate per trarli in inganno, parla dei soccorsi sotto gli spari, della vita di molti volontari che ha incontrato nel suo lungo cammino e, purtroppo, spiega la triste vicenda delle persone distrutte dalla "guerra". Età di lettura: da 13 anni.
Per qualche mese, nel 2014, tutto il mondo ha tremato di fronte a un minuscolo virus. Ebola è uscito dalle foreste dell'Africa e ha minacciato di spostarsi a bordo di navi e aerei, arrivando a lambire le cosiddette nazioni sviluppate. Per la prima volta, gli occidentali hanno guardato la catastrofe umanitaria con gli occhi di chi teme che possa bussare alle porte di casa sua. Come mai l'epidemia era così estesa? Come si poteva fermare? Emergency era arrivata in Sierra Leone sul finire della guerra civile che aveva insanguinato il paese per tutti gli anni novanta. Lavorava con le vittime delle mutilazioni, delle mine antiuomo, degli stupri, come sempre contro la violenza dell'uomo sull'uomo. Improvvisamente si è ritrovata in prima fila in un altro conflitto: una guerra scatenata da un virus, una guerra che finalmente valeva la pena combattere, con le armi della medicina, della scienza e dell'umanità. Gino Strada è volato in Africa, insieme a Roberto Satolli, Fabrizio Pulvirenti e decine di volontari le cui voci e racconti popolano questo libro. E ha scoperto che neanche questa guerra è "giusta": anche qui c'è chi racconta bugie, chi si arricchisce mettendo in pericolo i civili, chi si riempie la bocca di alti principi ma non pensa affatto di applicarli. In queste pagine la voce di Gino Strada torna a levarsi per denunciare l'ingiustizia di un mondo diviso tra chi può curarsi e chi può solo fare il favore di morire senza infettare nessun altro...
Gino Strada, chirurgo di guerra e fondatore di Emergency, l'associazione umanitaria italiana per la cura e la riabilitazione delle vittime di guerra e delle mine antiuomo, racconta in questo libro la storia del viaggio in Afghanistan iniziato il 9 settembre 2001, due giorni prima dell'attentato terroristico di New York. L'autore firma questo diario di viaggio che è al tempo stesso una testimonianza della guerra che ha portato alla disfatta dei talebani, la conquista della capitale da parte dell'Alleanza del nord e la "liberazione" di Kabul.